Ha confermato che resterà sulla panchina azzurra, per la gioia di molti tifosi, in primis per quella del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
L’IMPEGNO. Cesare Prandelli si prepara dunque a vivere un’altra estate da ct. Il prossimo imepgno in programma per la sua Nazionale è fissato il 15 agosto, quando alle 21, allo Stade de Suisse di Berna, l’Italia affronterà l’Inghilterra in amichevole. Una rivincita (per gli inglesi) dei quarti di finale degli Europei, che hanno visto gli azzurri imporsi ai calci di rigore e staccare il pass per andare a strapazzare la Germania in semifinale. Fino al brusco risveglio in finale contro una Spagna troppo più forte, ma questa è ormai un’altra storia.
VERSO I MONDIALI. Quello di Ferragosto sarà il primo impegno stagionale in vista delle qualificazioni ai Campionati del Mondo di Brasile 2014. Prandelli, fino ad allora, ha dunque più di un mese per staccare la spina e riposarsi, concedendosi una meritata vacanza dopo le fatiche dell’Europeo.
LA DECISIONE. Quello che è certo è che la sua decisione Prandelli l’ha presa. Dopo giorni di dubbi e polemiche il tecnico ha sciolto le riserve: sarà lui a guidare la nazionale azzurra nel cammino verso i Mondiali del 2014. Un cammino in cui il ct dovrà far crescere ulteriormente la squadra, un cammino in cui proseguire nella (buona) strada iniziata nell’ultimo Europeo. Una sfida non da poco, insomma. Una sfida che Prandelli è pronto ad affrontare.
IL LAVORO SUL CAMPO. Con un unico rammarico, però: quello di dover rimandare ancora un po’ (almeno due anni) quel “lavoro sul campo” che tanto gli manca. L’ha detto lui stesso, l’ha ripetuto più volte: Prandelli è un “uomo da campo”, ama il lavoro quotidiano sul manto verde, il contatto continuo con i suoi giocatori. Tutte cose che il ct della Nazionale non può fare né avere. Se non durante le fasi finali di competizioni come Europei e Mondiali, quando tutta l’Italia sta con la sua nazionale.
TEMPO DI VACANZE. E’ sul resto dell’anno, su tutti gli altri periodi, che il ct aveva dei dubbi. E li ha manifestati: vorrebbe più interesse per la nazionale durante tutto l’anno, più collaborazione, in primo luogo da parte delle squadre di club. Vorrebbe, semplicemente, avere più tempo per lavorare con i suoi ragazzi. Ma questo non sarà semplicissimo, Prandelli lo sa bene. Lui, comunque, ci proverà. Dopo qualche giorno di vacanza, però.