sabato, 23 Novembre 2024
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Assegno di inclusione 2024, a quanto ammonta e come richiederlo

È possibile presentare domanda attraverso il portale INPS oppure presso gli istituti di Patronato o ai Centri di Assistenza Fiscale (CAF) convenzionati

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Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in questo 2024 è entrato in vigore l’Assegno di Inclusione e Supporto per la formazione e il lavoro (ADI). Si tratta di una nuova iniziativa del governo volta a fornire sostegno economico e promuovere l’inclusione sociale e lavorativa, che arriva dopo la riforma del reddito di cittadinanza. Ma a quanto ammonta l’importo dell’Assegno di inclusione, per cosa può essere usato e quali sono i requisiti per fare domanda?

Quali requisiti servono per richiedere Assegno di Inclusione 2024

I requisiti economici per accedere all’Assegno di Inclusione (ADI) richiedono un indicatore della situazione economica equivalente ISEE non superiore a 9.360 euro e un reddito familiare inferiore a una soglia di 6.000 euro all’anno, moltiplicata per il relativo parametro della scala di equivalenza. La scala assegna un punteggio da 0 a 1 a ciascun componente del nucleo familiare. La soglia di reddito sale a 7.560 euro all’anno nei casi in cui tutti i membri del nucleo familiare abbiano un’età pari o superiore a 67 anni, o se sono presenti persone di età pari o superiore a 67 anni insieme ad altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o non autosufficienza.

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Per beneficiare dell’ADI, bisogna essere cittadini europei e aver risieduto in Italia per almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo. È inoltre necessario che il richiedente non sia soggetto a misura cautelare personale o a misura di prevenzione e non abbia avuto, nei dieci anni precedenti, una o più sentenze definitive di condanna o adozione di patteggiamento per un delitto non colposo con una pena non inferiore a un anno. L’Assegno di inclusione è concesso ai nuclei familiari che rispettano almeno una delle seguenti condizioni:

  • presenza di un componente con disabilità
  • presenza di un minorenne
  • presenza di un componente con almeno 60 anni di età o situazione di svantaggio con l’inserimento in un programma di cure e assistenza fornito dai servizi socio-sanitari territoriali, certificato dalla pubblica amministrazione.
Il parametro della scala di equivalenza
Il parametro della scala di equivalenza. Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Come fare domanda per l’Assegno di inclusione 2024 e a quanto ammonta

La richiesta dell’Assegno di Inclusione può essere effettuata tramite diversi canali, tra cui il portale INPS, gli istituti di Patronato e i Centri di Assistenza Fiscale (CAF) convenzionati (quest’ultimi a partire dall’8 gennaio 2024). Per presentare la richiesta all’INPS si accede tramite Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o Carta di Identità Elettronica (CIE). Per avviare il processo di attivazione necessario per ottenere il beneficio, è essenziale iscriversi alla piattaforma SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa) e sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale (PAD).

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Fino a pochi mesi fa, i cittadini in difficoltà economica potevano richiedere al governo il reddito di cittadinanza. Tuttavia, con l’attuale Governo Meloni, questa misura è stata sostituita per alcune categorie dall’Assegno di Inclusione, il cui importo massimo annuale  può raggiunge e in alcuni casi superare i 6.000 euro annui. La somma sarà erogata attraverso la Carta di Inclusione, fornita da Poste Italiane, che potrà essere utilizzata per acquisti di:

  • beni alimentari;
  • prodotti nelle farmacie e parafarmacie (beni non voluttuari);
  • pagamenti delle bollette per le utenze;
  • canoni di locazione o rate del mutuo per l’abitazione;
  • prelievi di contante fino a un importo massimo stabilito in base alle caratteristiche del nucleo familiare.

A tale somma può essere aggiunto un contributo per l’affitto dell’immobile dove risiede il nucleo, per un importo pari all’ammontare del canone annuo previsto nel contratto in locazione (ove regolarmente registrato) fino ad un massimo di euro 3.360 annui.

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Le modalità di pagamento dell’Assegno di inclusione e quanto dura

Il beneficio economico inizia dal mese successivo alla sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale da parte del richiedente e dopo l’approvazione dell’istruttoria. Per le prime domande presentate entro gennaio con il PAD firmato nello stesso mese, il pagamento dell’Assegno di inclusione viene riconosciuto da gennaio 2024, sempre previa approvazione dell’istruttoria. Il sostegno finanziario viene erogato mensilmente per un massimo di diciotto mesi e può essere rinnovato per ulteriori dodici mesi, con una pausa di sospensione di un mese tra i rinnovi.

Percorso di inclusione sociale, lavorativa e obbligo scolastico

I beneficiari dell’ADI devono presentarsi presso i servizi sociali entro 120 giorni dalla sottoscrizione del patto. I servizi sociali valuteranno i bisogni del nucleo familiare e nello specifico, se ci sono beneficiari appartenenti alla fascia di età compresa tra 18 e 29 anni che non hanno adempiuto all’obbligo di istruzione, nel patto di inclusione sarà previsto l’impegno all’iscrizione e alla frequenza di percorsi di istruzione.

Invece per i beneficiari attivabili al lavoro sarà obbligo accettare offerte di lavoro a tempo indeterminato, a tempo pieno o parziale. Chi assume è esonerato a versare i contributi previdenziali per un massimo di 12 mesi. In caso di licenziamento entro 24 mesi, il datore di lavoro restituisce l’incentivo.

Per ottenere informazioni dettagliate sui requisiti necessari e altre notizie riguardanti l’Assegno di Inclusione, è possibile visitare la pagina dedicata sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali o sul portale dell’INPS, l’ente responsabile del servizio.

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