Dopo un corteggiamento durato mesi, Albert Gudmundsson veste adesso la maglia della Fiorentina, che lo ha portato in viola con l’investimento più “salato” della storia del club di Rocco Commisso. 7 milioni di euro di prestito oneroso dal Genoa, 18 milioni di obbligo di riscatto e altri 3,5 milioni di euro di bonus. ”Non sento la pressione ma la vivo come un grande onore essere stato pagato così tanto, però fossi arrivato gratis o a cifre inferiori il mio impegno non sarebbe cambiato – ha detto l’attaccante islandese 27enne durante la presentazione al Viola Park – Sono felice e molto motivato, voglio aiutare la squadra a vincere perché se lo meritano la società e i tifosi”. Interpellato dai giornalisti sul processo in patria che lo vede imputato con l’accusa di molestie sessuali, per cui rischia anche il carcere, Gudmundsson ha ribadito ancora una volta la sua innocenza.
Gudmundsson e la Fiorentina
Riguardo alle sue condizioni fisiche, la punta ha spiegato di avere un piccolo problema al polpaccio, ma l’intenzione è quella di essere a disposizione prima della sosta. “Per me vestire questa maglia significa molto, sono in una grande società con forti ambizioni e una storia gloriosa”, ha detto. In settimana Gudmundsson deciderà quale numero di maglia vestire e non è escluso che possa scegliere il 10 di Nico Gonzalez, se quest’ultimo dovesse decidere di lasciare la Fiorentina. La cifra minima fissata da Commisso per cedere l’argentino è quella dei 40 milioni di euro.
Tornando a Gudmundsson, il calciatore ha parlato che del nuovo mister. “C’è Palladino, un allenatore giovane, ambizioso, con idee fresche come già a dimostrato a Monza. E‘ uno dei motivi per cui sono venuto a Firenze, con lui posso crescere ancora: non sono più giovanissimo ma penso di avere davanti gli anni migliori, a Genova ho vissuto due anni fantastici lì, ancora però non ho raggiunto il mio massimo”.
Cosa rischia Gudmundsson per il processo per molestie sessuali
La conferenza stampa di presentazione del nuovo attaccante della Fiorentina è stata l’occasione per i giornalisti anche per chiedere un commento a Gudmundsson sul processo che in Islanda lo vede imputato per molestie sessuali. Il giocatore è stato denunciato da una donna per fatti avvenuti la scorsa estate e la vicenda giudiziaria ha visto un’assoluzione in primo grado e adesso il ricorso della donna con il processo d’appello.
“Il processo sarà a settembre ma non avrà un impatto su di me, tutta la cosa da un anno non ha avuto effetti – ha affermato Gudmundsson – Sono concentrato sulle due cose più importanti della mia vita, la famiglia e il calcio. Sono convinto di essere innocente, ho fiducia che verrà fatta giustizia”. Il Codice penale islandese prevede per la violenza sessuale una pena che va da 1 a 16 anni di carcere.