martedì, 15 Ottobre 2024
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La Fiorentina cerca a Cagliari la matematica salvezza

In dubbio Ribery. Beppe Iachini annuncia il suo addio

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Dopo la vittoria contro la Lazio la Fiorentina cerca a Cagliari la matematica salvezza. A quota 38 la permanenza in serie A appare quasi certa. Manca ancora, a tre turni dalla fine del campionato, quel punto che allontanerebbe ogni dubbio. Lo scontro diretto alla Sardegna Arena (mercoledì alle 18,30) potrebbe essere decisivo. Intanto Beppe Iachini, alla vigilia, conferma che non siederà più sulla panchina viola il prossimo anno e sono insistenti le voci di un possibile approdo a Firenze di Gennaro Gattuso anche se la Fiorentina sta vagliando anche altre ipotesi.

Probabili formazioni

Il successo contro la Lazio permette a Iachini di affrontare il Cagliari con maggiore serenità. Tutti disponibili tranne Borja Valero. In dubbio Ribery che potrebbe partire dalla panchina in quanto reduce da alcuni problemi muscolari. Davanti a Dragowski potrebbe giocare Quarta a fianco di Pezzella e Milenkovic, con Caceres impegnato sulla destra. Se, invece, venisse impiegato ancora Venuti, l’uruguaiano potrebbe giocare come quarto in difesa. Sulla fascia sinistra confermato Biraghi. In mezzo il solito dilemma tra Amrabat, Bonaventura e Castrovilli che si giocano due posti a fianco di Pulgar. Davanti Ribery potrebbe non partire titolare. Il francese ha qualche guaio muscolare dopo la partita contro la Lazio. Accanto a Vlahovic dovrebbe giocare Kouamè.

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In panchina, nel Cagliari, l’ex allenatore della Primavera viola Leonardo Semplici, fiorentino doc. Cragno sarà ancora in porta. Difesa a tre con Carboni insieme a Godin e Rugani. Gli esterni dovrebbero essere Zappa e Nandez con il duo formato da Deiola e Marin in mezzo. In attacco il solito Nainggolan alle spalle di Joao Pedro e Pavoletti.

Iachini saluta

Alla vigilia della gara col Cagliari è arrivato l’annuncio dell’addio di Giuseppe Iachini che era, comunque, previsto. “Sono stato richiamato in un momento di grande difficoltà. Non ho potuto dire di no per tre motivi: primo perché sono legato alla maglia viola e a Firenze e volevo ricambiare l’affetto in un momento così complicato; secondo perché il presidente ha sempre mostrato grande stima nei miei confronti sia per la persona che per il lavoro che aveva visto sul campo; infine per il rapporto con il gruppo e la squadra tutta, con i quali avevamo vissuto insieme la pandemia e il Covid. Mi sentivo di tornare per dare una mano e cercare di portare la mia esperienza. L’ho fatto molto volentieri e col cuore. Ora – ha aggiunto Iachini – stiamo raggiungendo l’obiettivo in un campionato difficile. Io penso a chiudere al meglio la stagione e poi terminato il campionato, anche se i rapporti sono ottimi, Beppe farà, come giusto che sia, il suo percorso. Qui non faccio solo l’allenatore, ci rimetto anche la salute e forse è meglio pensare ad altre cose. Nel calcio mai dire mai ma mi piace rimanere con un grande rapporto con tutti e un grande feeling e finire alla grande così”.

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