La Fiorentina vince su una brutta Roma. Finisce 5-1 una gara senza storia e che i viola dominano sul piano del gioco. Nelle ultime partite c’è stato davvero un cambio di gioco che sta dando i suoi frutti. Palladino ha lavorato bene e adesso si vede una squadra che sta perfezionando tutti gli automatismi regalando ai tifosi davvero un bel gioco. Raffaele Palladino conferma Comuzzo in difesa accanto a Ranieri con Dodo e Gosens ai lati. Bove, Cataldi e Adli a centrocampo. Colpani e Beltran a supportare Kean. Juric dà fiducia ad Angelino e Cristante salvo poi sostituirli e punta in attacco su Dovbyk e Dybala.
La partita
Fiorentina subito perfetta, brava a colpire in contropiede ed audace in attacco. Al 9’ contropiede viola che Kean finalizza con un tiro non potente ma che s’infila nell’angolo a sinistra di Svilar. Il raddoppio su rigore al 16’. Dopo un colpo di testa di Kean il pallone rimane nei pressi dell’area della Roma. Arriva Bove che viene steso da Celik. L’arbitro Sozza non ha dubbi e decreta il penalty che Beltran realizza per il 2-0. La Roma si fa vedere al 39’ con Kone che, appena entrato al posto di Cristante, segna con in tiro dalla lunga distanza. È il 2-1. Al 41’ Bove ruba palla e si proietta sul fondo, crossa per Kean che segna il 3-1. Si va al riposo con i viola avanti di due reti.
Ripresa che non cambia l’andamento del match. Al 53’ l’ex di turno segna il 4-1. Ancora un contropiede di Adli che trova Bove solo in area e segna a Svilar e contro il suo passato. Al 62’ i giallorossi hanno l’opportunità di rientrare in gara con Dybala che però, su punizione, colpisce il palo. Al 69’ Sottil, appena entrato, impegna ancora Svilar. Al 71’ sugli sviluppi di un angolo, Hummels, di testa, segna un autogol su un tiro di Kouamé. È il 5-1 definitivo per i viola.
L’allenatore
Soddisfatto Raffaele Palladino. “Si cambia quando si ha un’idea chiara in testa, ho provato a lavorare due mesi e mezzo e poi ho capito che questi ragazzi avevano bisogno di certezze, ho la fortuna di avere dei ragazzi intelligenti. Abbiamo cambiato qualcosina e ho notato che la squadra si sentiva più sicura, sembrava che il vestito fosse più comodo per i ragazzi, abbiamo trovato identità, automatismi, però tutto questo è grazie alla loro disponibilità. Io ho solo cercato di mettere tutti in condizione di far bene, sono stati bravi loro a farlo. Adli dà dinamismo, qualità ma stasera non mi va di parlare dei singoli. Oggi vanno elogiati tutti i ragazzi, quelli che hanno giocato dall’inizio e i subentrati. Ho fatto i complimenti a tutti quanti e, se devo parlare di qualcuno, mi viene da elogiare il più piccolo che è Comuzzo. Ha fatto una partita strepitosa, ha vinto tutti i duelli lasciandolo uomo su uomo con Dovbyk. Adesso un turno infrasettimanale. Giovedì andremo a Genova. Tutto questo entusiasmo fa bene, dobbiamo cavalcarlo. Abbiamo cambiato nove undicesimi da giovedì e mantenuto la stessa identità, non è facile”.