Si va ad Atene. Al termine di una gara sofferta la Fiorentina conquista la seconda finale consecutiva di Conference League. A Bruges, contro il Club Brugge finisce in parità (1-1). Sotto nel primo tempo, la Fiorentina colpisce tre pali prima di acciuffare il pari grazie ad un rigore realizzato da Beltran. Il 29 maggio i viola contenderanno il trofeo a una tra Aston Villa e Olympiacos.
La partita
Vincenzo Italiano schiera la squadra migliore ed inizia bene la sfida contro il Club Brugge ma al 20’ c’è un cross di Vanaken che serve De Cuyper che tocca quel tanto che basta per beffare Terracciano. Un gol che riporta tutto alla parità. I viola, infatti, avevano vinto all’andata 3-2. L’1-0 rimette in corsa la squadra belga. I viola non demordono e dopo nemmeno un minuto Nico Gonzalez si invola in campo aperto ma la sua conclusione è respinta di piede da Mignolet. Ci prova allora Beltran che, di prima intenzione, manca incredibilmente il bersaglio. Prima dell’intervallo, la Fiorentina sfiora nuovamente il vantaggio, ma la conclusione di Kouamé si stampa contro la traversa. Nel secondo tempo è sempre la Fiorentina a fare la partita ma la sfortuna si accanisce sulla squadra di Vincenzo Italiano. Biraghi centra l’incrocio dei pali su calcio di punizione, mentre Kouamé fa il bis centrando il palo a Mignolet praticamente battuto. Il Brugge è letteralmente alle corde. All’82’ in piena area di rigore calcione di Mechele in pieno volto ai danni di Nzola e dal dischetto Beltran è impeccabile e trasforma il penalty che vale la seconda finale consecutiva di Conference League. Al 94’ l’ultimo brivido, con Terracciano che salva tutto con una manata che spedisce in angolo un tiro di Vanaken.
L’allenatore
Felice, a fine gara, Vincenzo Italiano. “Abbiamo fatto un secondo tempo strepitoso, la maledizione dei pali sembrava insormontabile ma stavolta siamo stati bravi sul rigore con Lucas. Grande traguardo. Quando sono arrivato a Firenze ho detto ai tifosi che avrei fatto di tutto per andare in Europa, perché non ci sono mai stato da giocatore. Sono felice, ci sono stadi e tifoserie caldissime. Oggi era una bolgia qua, e la squadra mi ha dato una grande gioia giocando così. Loro erano forti, ma abbiamo messo carattere e siamo stati premiati. Giocare ancora una finale è un orgoglio, così come veder giocare i ragazzi in questa maniera qua. La personalità in campo – conclude Italiano – va tirata fuori in occasioni come questa. Non dovevamo abbandonare i principi con i quali siamo arrivati fino a qua. Oggi la squadra è stata incredibile. Solo così arrivi ai risultati”.