Workshop, conferenze e spiegazioni di ogni tipo alla Stazione Leopolda di Pisa. Qui, più che in altri padiglioni, l'Internet festival assume un aspetto dinamico che porta a toccare con mano tecnologia e scienza. Grande attrattiva della vecchia stazione pisana è la stampante 3D, direttamente dalla YouLab, biblioteca pistoiese. Attenzione anche verso Fosforo, festival della scienza di Senigallia che utilizza metodi alternativi per spiegare la fisica ai bambini ma anche ai ragazzi.
La stampante del futuro
Vale circa 2800 dollari, poco più di 2200 euro la stampante 3D che l'ambasciata americana ha regalato al YouLab di Pistoia, progetto nato dall'Ambasciata americana di Roma e la biblioteca San Giorgio del pistoiese. In Italia se ne vedono ancora poche in giro ma stanno progressivamente prendendo piede. Per “stampare” gli oggetti, la stampante utilizza un materiale paragonabile a quello dei sacchetti biodegradabili in amido di mais: “Tecnicamente, il materiale che utilizza per stampare si chiama PLA – spiega Pablo, che svolge il servizio civile presso la biblioteca di Pistoia – un polimero dell'acido lattico. È un materiale molto resistente ma allo stesso tempo estremamente flessibile e, soprattutto, è biodegradabile”. La stampante non è molto grande e permette di creare oggetti grandi quanto la capienza della macchina. “Noi di YouLab – spiega ancora Pablo – diamo la possibilità di stampare oggetti gratuitamente. Sono molti i ragazzi di architettura che vengono a stampare i modellini da noi e, per ovviare al problema della grandezza, stampano gli oggetti in più parti”.
Il materiale con cui si stampa, il Pla, ha un costo contenuto e la stampante si sta diffondendo in una maniera particolare: “C'è la sfida del costruirsi la stampante 3D da soli – rivela Cristina, bibliotecaria del YouLab – sono sempre più gli appassionati che vengono da noi per stamparsi pezzi di stampante stessa. Gli unici pezzi da comprare, così, sono quelli meccanici, arrivando a spendere la metà per la stampante 3D”. Oltre alla stampante 3D, molti altri gli apparecchi tecnologici all'avanguardia che offre la biblioteca di Pistoia: dai tablet a attrezzatura cinematografica professionale, fino a arrivare a GoPro e Reflex con vari obbiettivi.
Mattia del Fosforo festival, spiega la fisica con le bolle di sapone
La scienza come un gioco
Vengono da Senigallia e portano il loro festival in giro per l'Italia per divulgare la scienza con mezzi semplici e comprensibili da tutti, grandi e piccini. Questo è ciò che fanno i ragazzi di Fosforo, dell'Associazione culturale Next, il cui festival si tiene nella cittadina marchigiana durante il mese di maggio. Con i loro mezzi semplici e originali sono approdati anche a Pisa per mostrare come la scienza, in fondo, non sia poi così difficile da capire. Bambini e ragazzi assistono a bocca aperta a quello che potremmo definire uno spettacolo offerto da Mattia, uno dei ragazzi di Fosforo. Mattia, attraverso le bolle di sapone, spiega molte complicate leggi della fisica che spesso i ragazzi apprendono con difficoltà dai libri di scuola. Oltre alla fisica spiegata con le bolle di sapone, Fosforo propone ai ragazzi di comprendere come sia possibile far volare un aereo proprio attraverso il volo di un drone. “Il nostro scopo – spiega Mattia – è quello di diffondere la scienza senza complicare le cose. Quello che vogliamo è portare la gente a capire come funzionano oggetti come gli aeroplani e come o perché gli scienziati siano arrivati a comprenderlo. E il modo migliore per far capire come funzionano tutte queste complicate leggi di fisica – conclude Mattia – è proprio provare”.