venerdì, 22 Novembre 2024
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A Firenze riaprono museo e chiesa di Orsanmichele: gli orari

Dopo 400 giorni di lavori e di restauri spalanca le porte il complesso di Orsanmichele. Un "museo con vista" che allunga i suoi orari di apertura rispetto al passato

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Dopo oltre un anno di lavori riapre al pubblico il complesso di Orsanmichele, uno dei musei “con vista” su Firenze, che per l’occasione allunga i suoi orari: dal 19 gennaio 2024 spalanca le porte e fino al 12 marzo sarà visitabile 7 giorni su 7, dal lunedì alla domenica. Poi tornerà a rispettare la chiusura settimanale del martedì. Gli interventi hanno riguardato sia la chiesa sia il museo, per un totale di 1.800 metri, con il riallestimento, il restauro e la manutenzione di molte opere. Nei piani superiori dell’edificio, che in passato fu anche mercato e granaio, oltre ad ammirare le statue originali che adornavano le nicchie esterne, è possibile ammirare un panorama inedito dei monumenti fiorentini.

Il riallestimento del Museo di Orsanmichele

Nel Museo gli studi Map Architetti e Natalini Architetti hanno  ripensato il percorso che si sviluppa intorno a 13 statue originali, opera dei più grandi scultori del Rinascimento fiorentino (come  Lorenzo Ghiberti, Donatello, Nanni di Banco, Andrea del Verrocchio, Baccio da Montelupo, Giambologna), accanto a quelle trecentesche Piero di Giovanni Tedesco e Niccolò di Pietro Lamberti, che adornavano le nicchie esterne dell’edificio affacciato su via de’ Calzaiuoli e sulle strade limitrofe. Le opere sono state collocate tenendo conto della posizione originaria e  poste più in alto rispetto al passato, per recuperare la concezione con cui sono nate, per essere viste dal basso. Arrivano inoltre nuovi strumenti didattici, con collegamenti interattivi grazie a Qr code, e una nuova brouchure.

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Per quanto riguarda la chiesa di Orsanmichele il periodo di chiusura ha consentito di restaurare ed effettuare la  manutenzione straordinaria delle sculture, dei dipinti murali e dei paramenti lapidei, anche con una spolveratura integrale del tabernacolo dell’Orcagna. “La chiesa di Orsanmichele si apre e si mostra all’esterno – spiega la Soprintendente Antonella RanaldiGrazie alle nuove bussole che permettono di lasciare aperti i grandi portoni, dalle vetrate si potrà vedere l’interno da via dell’Arte della Lana. È un invito ad entrare, ma non solo, è un’idea di bellezza accessibile, a porte aperte, valorizzata dalla nuova e riuscita illuminazione interna, che esalta le vetrate colorate, le grandi volte e i capolavori scultorei che la rendono splendida”.

I nuovi orari di Chiesa e Museo di Orsanmichele di Firenze

La ripartenza dopo 400 giorni di lavori porta novità anche novità sul fronte degli orari di apertura della Chiesa e del Museo di Orsanmichele, che vengono estesi rispetto al passato. L’intero complesso è visitabile dal pubblico fino al 12 marzo 2024 dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 18.30, la domenica dalle 8.30 alle 13.30 (ultimo accesso in chiesa alle ore 12.00), con il biglietto al costo di 8 euro (2 euro il ridotto). Dopo il 12 marzo gli orari di Orsanmichele resteranno i medesimi eccetto che al martedì, quando museo e chiesa saranno chiusi per il giorno di riposo settimanale. L’entrata è da via dell’Arte della Lana, alle “spalle” di via dei Calzaiuoli.

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I lavori, per un investimento complessivo di oltre 1,1 milioni di euro, sono stati promossi dal Ministero della Cultura all’interno del Piano Strategico Grandi Progetti Beni Culturali.  “Sono particolarmente felice – ha commentato Paola D’Agostino, direttore dei Musei del Bargello, di cui fa parte il complesso – di chiudere i miei otto anni di mandato con la restituzione alla città di Firenze del complesso monumentale di Orsanmichele, che rappresenta il fulcro della vita civile e religiosa di Firenze, la sua storia e l’orgoglio delle corporazioni. In questa giornata così singolare in cui mi congedo dopo otto anni e in cui presento un bilancio del mio mandato, sono lieta di avere accanto i maggiori interlocutori, che in questi anni hanno fatto sì che i Musei del Bargello crescessero, si completassero cantieri e diventassero un punto di riferimento per i visitatori di questa città straordinaria”.

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