È stato riaperto al pubblico il Prato delle Colonne del Giardino di Boboli, area transennata dalla scorsa estate per motivi di sicurezza dopo la maxi-grandinata del 19 settembre che aveva causato notevolissimi danni a tutta l’area.
Adesso sarà quindi possibile ripercorrere integralmente la prospettiva seicentesca che unisce Porta Romana alla linea delle mura di Cosimo, confine della parte alta del giardino, la più antica e prossima a Palazzo Pitti.
durante la chiusura
Nei mesi di chiusura – viene spiegato – è stata condotta “una campagna di valutazione delle condizioni di stabilità degli impianti vegetali a seguito della quale si sono resi necessari interventi di abbattimento di un albero e di riduzioni di chioma di tutti gli esemplari presenti, effettuati attenendosi alle indicazioni prescritte dal Servizio Fitosanitario della Regione Toscana, in particolare per quanto concerne il controllo e la prevenzione del ‘Ceratocystis fimbriata’ (cancro colorato del platano)”.
il restauro
Nello stesso periodo sono state restaurate le due colonne in granito rosso coronate da capitelli e urne in marmo bianco erette nella seconda metà del Settecento a marcare i fuochi dell’area semiellittica usata successivamente come cavallerizza.
Ulteriori circoscritte e brevi chiusure – viene spiegato ancora – “si renderanno necessarie nei prossimi mesi per perfezionare la cura degli apparati arborei e restaurare le numerose sculture disposte sul perimetro e l’asse mediana del prato che dal 9 maggio ospiterà temporaneamente cinque opere dell’artista inglese Lynn Chadwick”.