domenica, 22 Dicembre 2024
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Corso di cucina a Sollicciano: i grandi chef insegnano alle detenute

Il progetto Seconda Chance trasforma la cucina della Casa Circondariale di Sollicciano in una scuola di alta cucina

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Per due mesi, alla Casa Circondariale di Sollicciano, le detenute hanno avuto l’occasione di imparare l’alta cucina grazie a un corso gratuito di quattro grandi chef. L’idea di Filippo Saporito, de La Leggenda dei Frati, ha visto la partecipazione di Gabriele Andreoni, Michele Berlendis e Paolo Gori.

L’iniziativa della Cooperativa San Martino e dell’Associazione Seconda Chance, composta di otto lezioni, è realizzata in collaborazione con la Fipe-Confcommercio Toscana e la Fondazione CR Firenze, e mira all’inserimento lavorativo dei detenuti. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di offrire una seconda chance a persone che spesso hanno difficoltà a trovare un impiego in seguito allo sconto della propria pena. Allo stesso tempo è uno strumento utile per evitare la recidiva, ossia la possibilità che il detenuto possa tornare a delinquere. 

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Il corso di cucina e i motivi

Il corso di cucina è durato otto lezioni, nei quali gli chef coinvolti hanno studiato un menù completo specifico per ogni giorno, dall’antipasto al dessert. L’esecuzione comprendeva inoltre l’assaggio finale e il confronto collettivo sulla realizzazione dei piatti. Quest’esperienza può essere fondamentale per le detenute. Infatti notoriamente, l’ostacolo principale al reinserimento nella società dei detenuti è proprio la scarsa prospettiva lavorativa, che incide sulla recidiva, ossia la possibilità di tornare a compiere reati. Con questa possibilità invece le detenute possono acquisire conoscenze e abilità tecniche fondamentali per poter trovare un lavoro già durante il periodo di detenzione.

Riguardo questo tema il CNEL ha dedicato un convegno alcune settimane fa, intitolato “Recidiva Zero“, dove è stato dichiarato che almeno 6 condannati su 10 sono recidivi, e che questa stima può ridursi fino al 2% per coloro che hanno avuto un’opportunità di inserimento lavorativo e professionale. il Progetto Seconda Chance ha già prodotto circa 20 posti di lavoro per i detenuti in diversi settori, dalla ristorazione al turismo, fino alla meccanica.

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Le parole degli Chef del corso di cucina

Alla conferenza stampa all’interno della sede della Fondazione CR Firenze sono intervenuti gli artefici dell’iniziativa, Gabriele Gori, direttore della Fondazione CR Firenze, e Antonella Tuoni, direttore della Casa Circondariale di Sollicciano, che hanno ringraziato gli chef che hanno partecipato con entusiasmo, e gli chef stessi, che hanno ringraziato per la disponibilità delle istituzioni, sottolineando come “Di fronte a noi c’erano giovani donne che volevano imparare, poco importa se detenute. C’erano delle persone (…) in cui è facile leggere la voglia di riscatto“. Intervento anche di Giuseppe Fanfani, Garante dei Detenuti in Toscana, che ha affermato: “L’attività di ricerca di imprese disponibili ad assumere persone detenute, rappresenta un’importante sfida per tutto il sistema penitenziario“.

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