domenica, 22 Dicembre 2024
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E’ tornato Valerio dopo 14 anni: la felicità dei fiorentini/ VIDEO

tormentone, anfiteatro

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Ieri sera ha riaperto l’Anfiteatro. Fino al 6 agosto, le Cascine ballerà a tempo di musica e di eventi culturali. Ma, soprattutto, tornerà Valerio. Per tutti quelli che c’erano quando veniva chiamato, per quelli che hanno sentito questo grido almeno una volta, per tutti quelli che se sentono urlare Valerioooo sanno perchè viene urlato, per quelli che l’hanno sentito gridare allo stadio, ai concerti, all’Anfiteatro… Per tutti quelli insomma che se urli Valerio sanno che non è detto che cerchi Valerio! A chi ha conosciuto Valerio di persona… Ovviamente anche per chi ha sentito urlare questo nome e non sa perchè o non c’aveva fatto caso. Vabbè anche per chi a questo punto è curioso di sapere chi è Valerio e la sua leggenda…ricordiamo che Valerio è nato all’Anfiteatro in una calda estata del ’98. Come? Da un gruppo di amici che lo stavano cercando mentre sorseggiavano una birra sul Prato. Il tormentone si diffuse subito. In quell’estate tutti urlavano Valerio. Il ‘fenomeno’ colpì subito la Romagna, Rimini-Riccione in particolare, assalita in estate dal solito flusso di fiorentini a caccia di straniere, divertimento e cassoni. Ora quel mito puo’ rivivere su Facebook: ci sono già dei filmati, qualcuno per strada già inizia a urlare ‘Valerio’. Il mito, la leggenda è tornato. Grazie Valerio.

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Ma non tutti dicono la verità. Dino scrive: “La leggenda narra che durante un concerto di non so chi (forse Vasco o il jammin festival) un tecnico doveva intervenire su un’apparecchiatura e fu annunciato parecchie volte al microfono perchè non si trovava finchè il pubblico inizio a gridare a squarciagola “Valeerriioooo” e per qualche strano motivo il richiamo si diffuse su tutto il litorale adriatico. Anno 1998 senza dubbio ma è iniziato in Emilia non in Romagna”.

Un vecchio articolo del Corriere della Sera. Un ragazzo comincia, gli altri rispondono all’infinito. E ora il “tam tam” arriva su disco “Valerio!”, tormentone dell’estate Spiagge e discoteche romagnole dominate dalla moda del “grido collettivo” MILANO – Un urlo beffardo che scuote il silenzio della notte, che riempie di se’ il vuoto delle spiagge all’ora della pennichella. “Valeriooo!”. Una mancanza di senso suprema, scagliata contro il nulla dello struscio serale sui viali romagnoli. “Valeriooo!”. + questo il tormentone dell’estate: prima a Riccione, poi a Rimini, ormai in tutte le localita’ di vacanza dell’Adriatico, i ragazzi sulle auto con i finestrini abbassati o sdraiati sui teli da mare, colti da un raptus, gridano alla ricerca del fantomatico “Valerio”. E in segno di appartenenza alla stessa tribu’, qualcuno risponde sempre. Qualcuno che ha capito il significato del gioco, che e’ appunto quello di non avere alcun significato. E allora ribatte: “Valeriooo!”. A Rimini sono gia’ comparse le prime T – shirt che consacrano il grido collettivo. E che portano bene evidente la scritta: “Ma chi c… e’ questo Valerio?”. Proprio qui viene il bello. “Valerio” e’ sulla bocca di tutti, e’ il vero protagonista dell’estate. Ma nessuno sa chi sia, e nessuno sa come il gioco abbia avuto inizio. Qualcuno dice che “Valerio” e’ Valerio Staffelli, il vice – Gabibbo di Striscia la Notizia. Una sera all’Aquafan di Riccione il dj Albertino l’ha chiamato sul palco. La gente gli ha fatto il coro, e cosi’ sarebbe nato il tormentone. Ma Albertino smentisce: “Macche’, quando abbiamo fatto quella serata i ragazzi gia’ da giorni si urlavano “Valerio” per la strada. Io ho solo cavalcato l’onda, ho solo detto al microfono: “Ehi ragazzi, per caso avete visto Valerio?”. La gente e’ impazzita, tutti giu’ a urlare… Poi e’ salito sul palco Valerio Staffelli, il vice – Gabibbo. + un ragazzo distrutto, poverino, si sente chiamato da tutte le parti, non riesce a dormire”. Altri dicono che tutto sarebbe nato al concerto di Vasco Rossi a Imola, quando un gruppo di amici ha gridato per cercare un compagno che si era perso. Ne e’ seguito un “Valeriooo!” possente, urlato da tutta la curva. “Puo’ darsi sia andata cosi’ – continua Albertino -; ma non e’ importante. La cosa davvero divertente e’ che il tam – tam funziona sempre. Ogni tanto, di notte, mi affaccio sul mio terrazzo di Viale Ceccarini, a Riccione, e faccio la prova. Lancio l’urlo. Risposta immediata: “Valerio, Valerio…”. Il grido arriva fino a Rimini. Secondo me e’ bellissimo, e’ il primo esempio di tormentone che non nasce dalla tv, dagli spot pubblicitari, ma dalla gente. Più una cosa che unisce i ragazzi, mi sembra un gioco innocuo e divertente. Spero solo che non sia nato da una cosa negativa, che non ci sia sotto niente di brutto. Ma tanto, come si fa a saperlo…”. La mania non risparmia neppure i cantanti stranieri. Durante un concerto una esterrefatta Gloria Gaynor ha chiesto ai suoi collaboratori “What’s Valerio?, Cos’e’ Valerio?”. Perche’ tra una canzone e l’altra c’erano applausi, si’. Ma soprattutto l'”urlo”. Adesso “Valeriooo!” diventa un disco. Era inevitabile…

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E’ nostro. Riprendiamoci Valerio: la paternità è dei fiorentini e il concerto, probabilmente, era quello di Elio e le Storie Tese!


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