Geniale e ironico, i scuoi scatti iconici ritraggono le star e i grandi personaggi pubblici del Novecento. Il romanticismo di Elliott Erwitt torna a Firenze dopo quasi 20 anni con Photographs, la mostra fotografica ospitata a Villa Bardini fino al 22 gennaio 2023 che celebra la sua lunga carriera. Un racconto intimo e sincero che rivela al grande pubblico lo sguardo unico di uno dei più celebri maestri della fotografia documentaristica e pubblicitaria.
Elliott Erwitt a Firenze: oltre 70 scatti in mostra a Villa Bardini
Ha attraversato quasi un secolo di storia, Elliott Erwitt, uno dei più celebri fotografi di tutti i tempi. Nato nel 1928, ha vissuto i primi anni di vita in Italia per poi trasferirsi in Francia e successivamente negli Stati Uniti. La retrospettiva a lui dedicata a Villa Bardini offre un’ampia panoramica del suo lavoro con oltre 70 fotografie che mostrano gli scatti più iconici ma anche le sue ricerche più personali. La curatrice Biba Giachetti ha scelto le immagini che meglio rappresentano i tratti più distintivi del grande maestro: dalla leggerezza alla delicata ironia fino alla sua capacità di assumere il ruolo di testimone di un’epoca. Il Novecento raccontato attraverso i ritratti delle grandi icone del cinema e dei personaggi politici di rilievo mondiale: con i suoi scatti, Elliott Erwitt immortala uno spaccato di storia rivelando al grande pubblico l’intimità di aneddoti tanto preziosi quanto privati, lasciandoci in eredità un archivio fotografico in grado di nutrire la nostra memoria collettiva e culturale.
Contraddizione, ironia e romanticismo: i segreti di Erwitt
Surreale e romantico, l’occhio di Elliott Erwitt è noto in tutto il mondo per la sua genialità: il dito puntato di Nixon nella foto con Krusciov che altera la percezione di chi lo osserva, due innamorati immortalati in un bacio catturato dallo specchietto di un auto, Marilyn Monroe ‘spogliata’ di maschere e di pose che viene ritratta in un momento riflessivo, insolito rispetto alle note raffigurazioni spettacolari della diva e infine, l’iconica foto di Parigi con tutti i suoi cliché, la tour Eiffel, il romanticismo di una coppia e l’audace salto di un danzatore. In quest’ultimo scatto, Elliott Erwitt antepone un velo di ironia nel rappresentare la realtà, un tratto tanto distintivo quanto spontaneo del suo modo di cogliere le cose intorno. “Le contraddizioni sono perfette, rendono interessanti le fotografie, offrono diverse chiavi di lettura” racconta il fotografo a Biba Giachetti in uno degli intimi dialoghi raccolti dalla curatrice nel 2018 e riportato nel catalogo della mostra, edito da Sudest57.
Una delle sale del percorso espositivo è interamente dedicata ai suoi cani antropomorfi, talvolta immortalati in un momento di slancio, talvolta ritratti dal basso accanto alle calzature che fotografava per i redazionali di moda: “se ci pensi, nessuno vede più scarpe di un cane!”. Erwit non ama commentare le sue immagini perché crede che sappiano raccontarsi da sole, ma la singolarità di ogni fotografia non può che incuriosire chi ne osserva la magia compositiva, suggerendo domande sulla natura dello scatto o sui personaggi ritratti. E così, il grande maestro confessa alcuni ricordi delle star e dei personaggi politici incontrati durante la sua carriera, ma anche dei suoi scatti causali che ci offrono frammenti di quotidianità nell’America degli anni Sessanta.
Curiosità su Elliott Erwitt prima di visitare la mostra a Villa Bardini
Una vita avventurosa, un rapporto privilegiato con le grandi icone del cinema, e non solo. Una volta arrivato a New York, Elliott Erwitt va a caccia di scatti con i colleghi e amici Robert Capa, Edward Steichen e Roy Stryke fino a divenire socio fondatore di Magnum Photos e ad assumerne il ruolo di presidente per tre mandati. Stati Uniti, Francia, Italia, Giappone, Cuba, Erwitt viaggia tutto il mondo realizzando campagne pubblicitarie e nutrendo la sua innata passione, quella di rappresentare la realtà secondo il suo sguardo geniale, ironico, romantico.
Oltre ad aver pubblicato numerosi libri, illustrazioni e saggi giornalistici, l’artista ha lavorato anche nel campo cinematografico, realizzando film e documentari tra gli anni Settanta e gli anni Novanta. I suoi libri e le sue fotografie sono state esposte in alcune delle più prestigiose sedi espositive, dal Museum of Modern Art e International Centre of Photography a New York al The Museum of Modern Art a Parigi, dal Reina Sofia Museum di Madrid, poi Londra, Sydney, Milano, Venezia, Rona, Genova. Ancora oggi, Gallerie private sparse per tutto il mondo mostrano, promuovono e vendono le fotografie “fine art” del grande maestro Elliott Erwitt.
Informazioni per visitare la mostra
La mostra a Villa Bardini è aperta dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19 (ultimo ingresso ore 18) fino al 22 gennaio 2023, comprese le aperture straordinarie del 31 ottobre, 26 dicembre, 1 e 2 gennaio e si affianca agli altri eventi espositivi in corso a Firenze. Il progetto è promosso da Fondazione CR Firenze e Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, con il coordinamento scientifico di Melissa Camilli e Francesca Lanuara e la collaborazione di Sudest57. Per acquistare il biglietto – che comprende anche l’ingresso al museo Annigoni e la visita alla mostra Omaggio alla Regina – è consigliabile andare sul sito di Villa Bardini.