Una nuova Galleria dell’Accademia di Firenze accoglierà i visitatori dal 6 maggio, al momento della riapertura ufficiale, dopo il lungo periodo di chiusura.
Galleria dell’Accademia: un nuovo percorso con 600 opere “in movimento”
Periodo che è servito per completare la ristrutturazione con la movimentazione di oltre 600 opere e la creazione di un nuovo percorso espositivo. Tornerà visibile la sezione dedicata agli strumenti musicali, ora collegata direttamente alle sale delle mostre temporanee: all’interno si trovano la viola tenore e il violoncello di Antonio Stradivari. Entrando verso la Tribuna, dove campeggia il David (di recente la copia della celebre scultura ha inaugurato il padiglione Italia ad expo 2020), il visitatore sarà accompagnato, nel cammino tra I Prigioni di Michelangelo, da una folla di personaggi: sono i gessi di Lorenzo Bartolini, solitamente conservati nella Gipsoteca, capolavori della collezione del Museo che fino ad oggi potevano passare inosservati.
Nuovo allestimento per permettere il proseguo dei lavori (che termineranno a luglio)
L’allestimento è finalizzato al periodo di durata dei diversi cantieri che interessano sia la Gipsoteca che la Sala del Colosso come le sale Bizantine e il primo piano. Da giugno in poi, è stato spiegato nel corso di una conferenza stampa, ci saranno aperture e cambiamenti continui mentre a luglio termineranno i grandi lavori sull’impiantistica che coinvolgono tutto il museo e ci sarà un nuovo impianto di climatizzazione funzionante in ogni sala. La Gipsoteca ospita circa 450 opere tra busti ritratto, bassorilievi, sculture di varie dimensioni: adesso si potranno ammirare nel nuovo percorso.
Il commento di Cecilia Hollberg
“È stata un’impresa oserei dire ciclopica, ricollocare tutte queste opere – ha raccontato Cecilie Hollberg, direttore della Galleria dell’Accademia di Firenze -. I lavori che sistematicamente abbiamo iniziato per risolvere i numerosi problemi conservativi dell’edificio, ci hanno messo di fronte a una grande sfida: ripensare l’assetto espositivo del museo, nel rispetto delle sue collezioni. Sono molto felice del risultato, che ritengo molto accattivante, e di poterlo condividere con il nostro pubblico”. L’assessore alla cultura di Firenze, Tommaso Sacchi, si è detto “molto colpito dal lavoro fatto” per un “allestimento straordinario e dalla novità di un percorso che nessuno può dire di conoscere già”.