venerdì, 22 Novembre 2024
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I MAESTRI DEL XX SECOLO a San Lorenzo

L'intervista a Vincenzo Nobile, curatore della mostra nella cripta della Basilica di san Lorenzo dedicata a cinque artisti che rappresentano la continuità tra l'arte classica e l'arte contemporanea

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Fino al 29 luglio sarà possibile visitare la mostra, ad ingresso libero, “Presenze nell'arte contemporanea – emergenti del XXI secolo e Maestri del XX secolo” allestita nel Salone Donatello della Basilica di San Lorenzo a Firenze.

Dopo il grande successo dello scorso anno, Vincenzo Nobile, architetto e curatore delle esposizioni in questo luogo così prestigioso dove regnano storia e bellezza, torna a proporre un incontro tra alcuni degli esponenti della nostra tradizione pittorica e una rosa di artisti emergenti giunti da più parti del mondo.

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Lo abbiamo incontrato per saperne qualcosa di più invitandolo a raccontarci l’inizio del suo percorso.

“Sono un architetto che nel tempo ha scoperto di avere una certa sensibilità verso la pittura e la scultura nonché una predisposizione ad individuare artisti emergenti. Mi sono messo quindi ad approfondire, a selezionare gli artisti che mi piacevano fino ad aprire una galleria a Firenze. Dopo due esperienze estive a Capri e a Pietrasanta, per capire soprattutto l’approccio degli stranieri nei confronti dell’arte contemporanea, ho scelto di fermarmi a Pietrasanta, importante punto di riferimento nel mondo dell’arte, aprendo la NAG Gallery.”

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Vincenzo Nobile

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Come avviene la selezione delle opere che decide di esporre?

“Nella nostra squadra abbiamo un centinaio di artisti che ci seguono e di volta in volta li invitiamo anche a seconda del tema trattato in mostra. Lo scorso anno abbiamo affrontato un tema religioso molto forte, con la mostra “Il cammino dell'uomo tra arte e Fede” ospitando opere piuttosto importanti. Da lì abbiamo selezionato venti artisti che sono attualmente presenti qui nel Salone Donatello.”

Qual è il tema della mostra attualmente in corso?

“Con questa edizione abbiamo voluto aprirci a temi più popolari, invitando i nostri artisti a mostrare il prodotto della propria poetica, oltretutto ricordandogli che avrebbero esposto nella cripta di una delle basiliche più antiche e più importanti di Firenze, con riferimenti artistici, scultorei, pittorici e architettonici che rappresentano, per noi contemporanei, un importante riferimento. Ci interessava punteggiare un cammino compreso nel periodo che va dal Futurismo fino agli anni 60/70 presentando cinque artisti che secondo noi rappresentano la continuità tra l'arte classica e l'arte contemporanea e che allo stesso tempo fosse da riferimento per gli artisti di oggi.”

Quale tra gli artisti presenti comunica maggiormente questo messaggio?

“Il fiorentino Arnaldo Marini sicuramente rappresenta più degli altri il continuum dell'arte dei grandi Maestri. I suoi quadri possono essere benissimo confrontati con i villaggi toscani rappresentati da Rosai o i tetti delle case mediterranee di Guttuso, sia per la sua indagine pittorica che per il linguaggio espressivo che propone.”

Oltre alle opere di cinque giganti del Novecento italiano quali Carrà, Sironi, Rosai, Guttuso e Annigoni ha voluto rendere omaggio a due celebri Maestri da poco scomparsi.

“Mentre nella prima edizione della mostra, quella di giugno, abbiamo ospitato la versione in scala de 'L’Ultima Cena' di Sauro Cavallini insieme ad alcuni suoi dipinti, in questa seconda parte abbiamo voluto ricordare la figura di Sergio Scatizzi dal centenario della nascita. Nelle mie mostre ho piacere di inserire anche chi non c'é più per rendere omaggio alla produzione artistica che ci hanno regalato.”

Quale impatto hanno avuto queste due collettive?

“Mi piace seguire cosa dice il grande pubblico. Questo tipo di esposizioni hanno il vantaggio di essere visitate da tante persone di tutto il mondo. Dal 2 al 10 giugno sono passate da qui 2.500 persone, che bene o male oggettivizzano il tuo punto di vista personale. Mi interessa dare spazio a tutte le forme espressive ma l'importante è mostrare al grande pubblico che è ancora possibile parlare della bellezza dell’arte nel senso classico del termine per narrare, denunciare e commemorare sia con un linguaggio figurativo che con opere astratte.”

 

INFO

7 luglio – 29 luglio 2018
PRESENZE NELL’ARTE CONTEMPORANEA  – EMERGENTI DEL XXI SECOLO E MAESTRI DEL XX SECOLO. CARRA', SIRONI, ROSAI, GUTTUSO, ANNIGONI
Salone Donatello – Basilica di San Lorenzo, Firenze

INGRESSO LIBERO

Tutti i giorni 10.00 – 17.30, Domenica chiuso

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