C'è tempo fino al 19 dicembre per guadagnarsi un posto in paradiso, o meglio, nell'archivio storico dell'Opera di Santa Croce.
L'Opera di Santa Croce è 3.0
Sì, perché nell'era di internet per essere benefattori non serve donare un capitale, basta una manciata di banconote, che unite insieme ad altre ed altre ancora fanno un bel gruzzolo, capace di far fronte ad una spesa cospicua come il restauro del loggiaro di un'antica (e celebre) cappella.
Il restauro lo finanzia la gente
Stiamo parlando della Cappella dei Pazzi, protagonista per la prima volta nella storia dei beni culturali fiorentini di un'operazione di crowdfunding. Ma facciamo un passo indietro. Il loggiato della Cappella commissionata nel 1429 da Andrea de' Pazzi a Filippo Brunelleschi versa in cattive condizioni, nonostante gli interventi-tampone fatti all'inizio dell'anno per mettere in sicurezza i paramenti lapidei (la loggia è tutta in pietra serena), a rischio distacco.
Il progetto su Kickstarter
Per l'intervento (che dovrebbe cominciare all'inizio del 2015) servono 190mila dollari, di cui metà sono già disponibili, stanziati dall'Opera di Santa Croce, mentre per l'altra metà è in corso un'iniziativa di crowdfunding organizzata dall'Opera stessa con il supporto del magazine The Florentine e Ares Games (editore di giochi da tavolo).
95mila dollari, questo l'obiettivo da raggiungere sulla rete in poco più di un mese, visitando il sito di Kickstarter, e effettuando la propria donazione.
La “ricompensa” per i donatori
Ma cosa otterrà in cambio chi offrirà il suo contributo per il loggiato? Varie le opzioni, che cambiano a seconda della generosità del donatore. Con 10 dollari ci si guadagna un ringraziamento scritto per sempre negli archivi dell'Opera, con 25 il ringraziamento e un biglietto-famiglia per l'ingresso in Santa Croce; se si sceglie di versare 50 dollari, oltre ai riconoscimenti sopra citati, si ottiene anche un abbonamento annuale alla rivista The Florentine.
E poi ancora, aumentando un po' la somma, ci si guadagna un “tweet storico” ovvero un commento firmato in 140 caratteri che rimarrà negli annali della basilica, e ancora visite private al cantiere, litografie originali e una medaglia realizzata per l'occasione.
Cosa aspettate? C'è un mese di tempo per diventare i mecenate di domani!