Palazzo Strozzi presenta “La Ferita”, nuova installazione di JR, uno degli artisti contemporanei più celebri al mondo, chiamato a reinterpretare la facciata della costruzione rinascimentale, proponendo una suggestiva riflessione sull’accessibilità ai luoghi della cultura nell’epoca del Covid-19.
Venerdì 19 marzo alle ore 11.30, in live streaming sulla pagina Facebook di Palazzo Strozzi, JR e Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, presenteranno al pubblico il progetto con uno speciale incontro online. L’iniziativa è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi e Andy Bianchedi in memoria di Hillary Merkus Recordati.
Sostenitori Fondazione Palazzo Strozzi: Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Fondazione CR Firenze, Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi, Intesa Sanpaolo. Con il patrocinio dell’Institut français Firenze. Si ringrazia Galleria Continua per la collaborazione al progetto di JR.
La reinterpretazione della facciata
Dal 19 marzo 2021 Palazzo Strozzi cambierà volto attraverso una nuova installazione site specific dal titolo La Ferita, che proporrà una suggestiva riflessione sull’accessibilità ai luoghi della cultura nell’epoca del coronavirus. L’evento segue l’installazione di Marinella Senatore, che da dicembre allo scorso febbraio ha portato nel cortile di Palazzo Strozzi la sua luminaria d’artista.
Palazzo Strozzi si distingue per la volontà di creare un dialogo tra antico e contemporaneo attraverso il coinvolgimento di artisti che sanno interpretare il presente. Nell’attuale difficoltà di offrire occasioni di fruizione dell’arte in spazi tradizionali, la scelta di creare un’opera visibile a chiunque sulla facciata di Palazzo Strozzi diviene un invito a ritrovare un rapporto diretto con l’arte e una sollecitazione per nuove forme di condivisione e partecipazione.
Parla JR
JR utilizza il collage fotografico come tecnica caratteristica del suo stile, esploso nella dimensione dell’arte pubblica nelle città di tutto il mondo. Come afferma lo stesso artista: “Ho la più grande galleria d’arte immaginabile: i muri del mondo intero”. La sua ricerca unisce originalità e appropriazione, sempre distinguendosi per una forte connotazione pubblica e di partecipazione che lo ha portato a creare opere di grande impatto visivo e coinvolgimento in luoghi e contesti sempre diversi, dalle favelas di Rio de Janeiro alla grande piazza della Piramide del Louvre, da Ellis Island a New York alla prigione di massima sicurezza di Tehachapi in California.