Con il primo lotto di intervento, concluso all’inizio del 2007, è stato effettuato il restauro della struttura dalla cuspide alla cella campanaria. Il secondo lotto – che si concluderà entro breve – giungerà fino alle coperture delle cappelle della Basilica Francescana. Il terzo e conclusivo lotto, ancora da realizzare, riguarderà invece la parte della struttura che va dalle cappelle minori fino al suolo.
L’intervento di restauro fu deciso a seguito dello stato conservativo del campanile, che rilevò la necessità del lavoro e l’opportunità di non continuare a suonare le campane a causa di possibili problemi che queste avrebbero potuto causare alla struttura. Lo studio – effettuato nella fase immediatamente precedente all’intervento – non ha evidenziato particolari problemi di stabilità per quanto riguarda il comportamento dinamico della costruzione.
Ma i risultati in materia di vibrazioni forzate indotte dall’azione delle campane hanno sottolineato la necessità d’intervenire. In pratica, le frequenze indotte dalle campane, così come erano sistemate sulle esili strutture d’angolo, risultavano pericolosamente vicine ad un ”picco di frequenza propria”. Fare oscillare le campane avrebbe dunque significato, in certe condizioni, la produzione di danni ciclici alla costruzione.