giovedì, 30 Gennaio 2025
- Pubblicità -
HomeSezioniArte & CulturaMonna Lisa, prima conferma: lo...

Monna Lisa, prima conferma: lo scheletro ritrovato è di una donna

E' di una donna lo scheletro ritrovato nella cripta sotto l'ex convento di Sant’Orsola. E potrebbe appartenere proprio alla modella più famosa del mondo, Monna Lisa Gherardini, “in arte” la Gioconda. Ora la prova del Dna.

-

- Pubblicità -

E’ di una donna lo scheletro ritrovato nella cripta sotto l’ex convento di Sant’Orsola. E potrebbe appartenere proprio alla modella più famosa del mondo, Monna Lisa Gherardini, “in arte” la Gioconda.

DONNA. Sono iniziate oggi le operazioni di recupero sui resti ritrovati all’interno della prima tomba, nell’ambito della ricerca sui resti mortali di Lisa Gherardini. Oggi i ricercatori hanno provveduto al consolidamento dei resti ossei rinvenuti, per evitare la loro frantumazione nel momento in cui la salma verrà sollevata per esser portata fuori dalla tomba. Già in questa fase, però, gli antropologi “hanno potuto accertare che siamo di fronte allo scheletro di una donna”, spiega Silvano Vinceti, responsabile del progetto del Comitato Nazionale per la valorizzazione dei Beni Storici, Culturali e Ambientali.

- Pubblicità -

DNA. “Solo una parte del bacino e della dentatura non sarà consolidata – dicono gli antropologi – per permettere le operazioni di prelievo del Dna dai frammenti integri, senza alterarne il risultato”. Le operazioni di scavo riprenderanno con questo calendario: lunedì 6 giugno si lavorerà per risolvere il mistero della cosiddetta seconda cripta, mentre martedì gli archeologi inizieranno l’apertura della seconda tomba terranea rinvenuta durante la prima campagna di scavi.

LA RICERCA. La ricerca è cominciata lo scorso aprile con la prima “scannerizzazione” del suolo mediante georadar per accertare la presenza della cripta sotterranea. Secondo alcuni documenti dell’epoca Monna Lisa Gherardini, accreditata dai più (ma non da tutti) come la modella di Leonardo da Vinci per il suo celebre quadro, sarebbe stata sepolta proprio qui. Se la prova del Dna darà un esito positivo (la sequenza verrà confrontata con quello dei figli, anch’essi sepolti a Firenze), si procederà alla ricostruzione in 3D del viso. E del famoso sorriso.

- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -

Ultime notizie

- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -