Da vedere prima che finisca. Sempre che siate affascinati dall’arte contemporanea e dalla sua interazione con la scienza. Restano poche settimane per visitare la mostra “Aria” di Tomás Saraceno a Firenze, la più grande esposizione mai realizzata in Italia dall’architetto e artista argentino, che è ospitata a Palazzo Strozzi fino al 1° novembre 2020. Dopo lo stop per il lockdown l’evento è stato prorogato ed è visitabile rispettando le regole anti-contagio.
Ecco 5 cose da sapere prima di comprare il biglietto e di varcare l’ingresso della mostra.
Nel cortile di Palazzo Strozzi non ci sono dei semplici palloni gonfiati
Il primo assaggio della mostra fiorentina di Tomás Saraceno è rappresentato da “Thermodynamic Constellation”, le 3 sfere specchianti appese nel cortile di Palazzo Strozzi e visibili a tutti, anche a chi non ha fatto il biglietto per entrare al piano nobile dov’è ospitata l’esposizione. Questi “palloni gonfiati”, finiti in tanti selfie di fiorentini e turisti, non sono solo una semplice installazione, ma sono prototipi di sculture aerosolari a emissioni zero in grado di volare su lunghe distanze a 20 – 40 chilometri di altezza, fluttuando senza l’uso di combustibili fossili, pannelli solari, batterie o elio.
Proprio usando un pallone aerostatico come questi, lo scorso gennaio l’argentina Leticia Marquès si è alzata in volo per oltre 2 chilometri e mezzo, solo grazie all’energia solare e dell’aria, stabilendo 6 record mondiali.
All’inizio sarete disorientati dalla mostra di Tomás Saraceno a Firenze
Dopo la prima grande sala di Palazzo Strozzi, piena di luce e sistemi geometrici riflettenti sospesi nell’aria, il percorso della mostra di Tomás Saraceno continua in 4 stanze al buio: è proprio questo passaggio repentino a disorientare. Gli occhi si devono abituare alla luce più bassa, gli orecchi iniziano a percepire i suoni del cosmo normalmente inudibili, amplificati all’ennesima potenza.
Questo salto brusco tra luce e ombra è stato voluto dallo stesso artista per costringere il visitatore a cambiare percezione: non si può essere distratti, è necessario capire il mondo con altre forme percettive, allo stesso modo dei ragni che usano le loro ragnatele come una vera e propria estensione degli organi di senso, captando vibrazioni sottilissime.
Il ragno c’è, la ragnatela pure, ma il vetro no
Sono proprio i ragni ad affascinare Tomás Saraceno, che ha collezionato oltre 300 specie diverse: a Firenze, nella mostra di Palazzo Strozzi, l’artista argentino porta le suggestive ragnatele create da questi insetti. Sistemi geometrici sospesi che richiamano la struttura complessa del sistema nervoso.
E in una sala in particolare, in cui il pulviscolo presente nella stanza viene reso visibile grazie a fascio di luce e a un sistema di videoproiezione, è possibile scorgere anche uno di questi microscopici “tessitori”: per trovarlo basta guardare con attenzione dentro alla teca (che teca non è, visto che manca il vetro e che il ragno ha costruito la sua tela sostenendosi solo a un sottile telaio nero).
Prendete l’audioguida di Palazzo Strozzi, per visitare la mostra di Saraceno a Firenze. E fatevi leggere le carte
La mostra di Tomás Saraceno a Firenze propone in larga parte installazioni di grandi dimensioni, con un discreto impatto visivo. Fatto che potrebbe spingere il visitatore comune a vedere l’esposizione nel giro di poco tempo. Attenzione però, dietro ogni piccolo particolare c’è un’attenta ricerca e una spiegazione scientifica e artistica. Per questo, se non si è esperti del tema, consigliamo di partecipare a visite guidate o – se si preferisce vedere la mostra da soli – dotarsi della comoda audioguida offerta da Palazzo Strozzi e da scaricare direttamente sul proprio smartphone.
Ogni domenica alle ore 16.30, fino al 25 ottobre 2020, chi ha comprato il biglietto di ingresso a Palazzo Strozzi può partecipare inoltre a visite guidate gratuite introduttive alla mostra di Tomás Saraceno (prenotazione obbligatoria tel. 055 2469600, mail [email protected]). Fino al 27 ottobre ogni martedì alle 18.00 poi la “Pausa d’arte” propone visite condotte dagli studenti universitari di Storia dell’Arte. Infine ogni lunedì fino al 26 ottobre, dalle 17.30 alle 19.30, è possibile prenotare online la lettura delle carte da arcnomanzia di Tomás Saraceno, condotta in una sala della mostra dal dottor Gianmarco Meucci, psicoterapeuta a orientamento Gestaltico.
Gli orari “light” di Palazzo Strozzi e i prezzi dei biglietti per la mostra di Tomás Saraceno a Firenze
Rispetto al periodo pre-Covid gli orari per visitare la mostra si sono un po’ più ristretti, ma l’esposizione è aperta ogni giorno: dal lunedì al venerdì le porte si spalancano tra il primo pomeriggio e la sera, dalle 14.00 alle 20.00 (chiusura posticipata alle 23.00 ogni giovedì), mentre il sabato e la domenica Palazzo Strozzi è accessibile dalle 10.00 alle 20.00.
Questi i prezzi dei biglietti per visitare la mostra “Aria” di Tomás Saraceno a Firenze: intero 13 euro, ridotto 10 euro, scuole 4 euro. Online sul sito di Palazzo Strozzi è possibile fare il biglietto saltafila.