Il duo Bianco-Valente si è gia affermato nel campo dell’arte contemporanea. Hanno esposto i loro progetti per tutta l’Italia, ma si sono fatti un nome anche a livello internazionale (a tal proposito, è doveroso citare la mostra di cartografia che inaugureranno l’8 febbraio a Bruxelles). La mostra che aprirà alla “SRISA of Contemporary Art” di Firenze (via San Gallo, 53/r), che porta il nome di “Campo Visivo”, è un progetto che spicca tra gli altri per ambizione e particolarità. Avrà inizio il 30 gennaio e sarà possibile godere dell’esposizione fino alla fine del mese di febbraio.
“CAMPO VISIVO”. Giovanna e Pino, meglio conosciuti come Bianco e Valente, hanno concepito l’esposizione specificamente per l’ambiente fiorentino. Sono arrivati a Firenze con due foto in mano (che resteranno “top secret” fino al giorno d’inaugurazione della mostra) e hanno chiesto a dei ragazzi di descrivere a parole ciò che secondo loro queste rappresentavano. Dalle descrizioni è nato poi il progetto stesso. Le parole sono state fatte leggere a giovani artisti del territorio fiorentino che, inconsapevoli di ciò che le foto originarie rappresentassero, hanno dipinto ciò che le descrizioni gli facevano venire in mente. Questi dipinti sono stati, a loro volta, oggetto di descrizioni; da queste è nata una terza generazione di quadri. Bianco e Valente spiegano che sono nate le opere più varie: dalle foto (rappresentanti scene reali di vita quotidiana) sono nati dipinti astratti, che hanno poi generato nuovi dipinti realisti. Una ciclicità, insomma, che volendo potrebbe continuare per un bel po’.
IL PERCORSO. I dipinti saranno affissi nella sala d’esposizione della SRISA, e accanto a essi sarà possibile trovare non solo le fotografie che hanno dato vita al tutto, ma anche i testi. In questo modo, l’osservatore attento potrà rintracciare tutto il percorso compiuto dagli artisti che si sono messi in gioco per questo straordinario progetto, vedere passo per passo come ognuno abbia letto a suo modo le parole scritte. La comunicazione e le relazioni interpersonali sono, quindi, centrali, i pilastri su cui si basa “Campo Visivo”. Sarà sicuramente interessante poter vedere in quanti modi il cervello umano può elaborare le stesse informazioni e, soprattutto, vedere quante differenti proiezioni della realtà esso può partorire.