Solo un caos dentro di sé può generare una stella danzante, diceva Nietzsche. Di caos, a vederlo, ce n’è ben poco, ma se parliamo di stella è di tutto rispetto: Roberto Bolle. Applaudito in tutto il mondo per la sua bravura unita a un’estetica che può competere con il David di Michelangelo, la star della danza classica italiana torna a Firenze il 24 novembre al Nelson Mandela Forum.
Il Gala da lui stesso ideato e interpretato – Bolle and Friends from American Ballet Theatre – sta compiendo una lunga tournée, e tra le tappe prescelte c’è anche la città del giglio. Che lo vedrà in scena insieme ai più grandi ballerini del momento, provenienti dalle migliori compagnie di danza: dalla Scala di Milano all’American Ballet Theatre di NY. Il danzatore racconta a Il Reporter il suo “dietro le quinte”.
Che effetto le fa tornare Firenze dopo cinque anni?
Sono molto felice, è un luogo che amo molto, dove vivono molti amici carissimi. Cinque anni fa abbiamo portato il nostro spettacolo all’interno dello splendido giardino di Boboli. Le serate furono talmente belle che divennero un dvd di successo, che spesso io stesso amo riguardare.
Che ricordi, o aneddoti, ha a riguardo?
Ricordo bene il pubblico, entusiasta e caloroso, e ricordo gli sguardi ammirati dei miei “friends” stranieri, incantati dalla città.
Il suo piatto fiorentino preferito?
La pappa al pomodoro e le zuppe della tradizione.
Roberto Bolle e il suo corpo statuario: anche lei ha un tallone d’Achille?
Noi ballerini viviamo un rapporto conflittuale con il corpo. Lo spingiamo oltre i limiti quotidianamente e questo non senza dolore e fatica. Non possiamo permetterci talloni d’Achille, lo sforzo è teso all’armonia e alla perfezione, per quanto è possibile.
Trova che la danza classica sia una disciplina “per tutti”?
Certo che lo è. È un’arte universale che parla direttamente al cuore delle persone ed è in grado di emozionare chiunque senza distinzione di età, sesso, provenienza geografica o sociale. Per questo mi batto per portare la danza classica a un pubblico più ampio possibile e i risultati sono stati esaltanti. Mi hanno dato ragione.
Alessandra Ferri, sua partner storica, è tornata in scena. Ci sarà un ritorno insieme, magari qui a Firenze?
Alessandra è una donna e un’artista eccezionale, cui ho la fortuna di essere legato da una profondissima amicizia, oltre che da un magnifico cammino professionale comune. Non ne abbiamo parlato finora, ma non lo escludo. Sarebbe una grande emozione.
Per informazioni: sul sito ufficiale di Roberto Bolle.