Conto alla rovescia per il Teatro della Compagnia: trecento giorni per ristrutturarlo.
I LAVORI. Sono infatti partiti i lavori di ristrutturazione del teatro, e a fine novembre la Casa del Cinema avrà sede stabile in via Cavour. La ditta che ha vinto l’appalto – viene spiegato – ha preso possessso del cantiere il 31 gennaio scorso. Il cinema teatro della Compagnia, pur non essendo un immobile vincolato avendo meno di settanta anni di vita, è stato censito opera di eccellenza per l’intervento di recupero di grande qualità architettonica operato dalla Fondazione Giovanni Michelucci e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
LO SPAZIO. “Un traguardo importante per la Toscana – commenta l’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti – dopo mesi di complessi lavori preliminari, entro quest’anno restituiremo finalmente ai cittadini un grande e importante spazio culturale. La nuova Casa del Cinema sarà dotata delle più moderne tecnologie, e diventerà il luogo ideale per ospitare festival e manifestazioni. Sarà un nuovo punto di aggregazione nel cuore della città, e contribuirà a far rivivere una parte del centro storico portando un grosso contributo alla vita culturale di Firenze e della Toscana”.
LA STORIA. Subito dopo l’acquisto del teatro, la Regione ha subito attivato tutte le procedure obbligatorie e necessarie per rispettare i vincoli e ottenere le autorizzazioni per arrivare all’apertura di un locale pubblico. A fine 2011 è stato approvato il progetto preliminare sia per la parte architettonica che per quella impiantistica, successivamente i progettisti hanno proceduto alla redazione del progetto definitivo delle opere architettoniche e di arredamento. Nel frattempo, il consiglio regionale ha aderito alla richiesta della Giunta di concedere una stanza confinante con la attuale cabina di regia del cinema-teatro. In questo modo il teatro della Compagnia potrà essere dotato di una cabina di regia adeguata a ospitare non solo un impianto di proiezione tradizionale, ma anche i mezzi per quella digitale, così da poter soddisfare differenti esigenze di proiezione e garantire al pubblico un’offerta adeguata e diversificata.