Le sue donne strizzano l'occhio alla malinconia di Hopper. Pensierose come quelle di Jack Vettriano, ma più decise e sorridenti. Chi è curioso di conoscere queste signore speciali potrà incontrarle per tutta la prossima settimana nello spazio estivo de La Toraia (Lungarno del Tempio, 34), dove l'artista consentina Manuela Gallo ha dato vita ad una personale molto sui generis.
Belle nella loro gestualità quotidiana, nei momenti di relax, nelle immagini rubate ad un momento di vita familiare e rese ancor più magnetiche dai colori saturi amati dall'arista, le protagoniste (sì, perché sono quasi tutte donne) delle tele della giovane Manuela Gallo sono uno sguardo a 360 gradi sull'universo femminile.
Le “ladies” di Manuela Gallo
Da Cosenza, dove l'artista vive, a Firenze, città che ama e frequenta spesso, il passo è breve, perché è qui che Manuela ha deciso di cominciare a divulgare al grande pubblico la sua avventura artistica. Le sue opere, già apprezzate da vari collezionisti italiani e stranieri, dopo aver partecipato a numerose collettive fiorentine, rimarranno esposte a La Toraia fino al 23 luglio, mettendo in campo una vera e propria sfida a suon di pennello e colori.
“Sto elaborando delle mostre itineranti – ha spiegato l'artista – per far conoscere i miei quadri ad un pubblico vasto. Sono dell'idea che il dipinto debba rappresentarsi al pubblico e non soltanto il pubblico entrare nelle gallerie d'arte. Per questo mi è sembrata perfetta l'idea di esporre alcuni miei lavori nello spazio culturale della Toraia, punto di riferimento di chi rimane in città ed è alla ricerca di un'atmosfera speciale”.
L'arte fuori dalla galleria
L'arte esce dunque dal chiuso della galleria, da un mondo di addetti ai lavori e va incontro alla gente. Le “ladies” di Manuela Gallo cercano un contatto, un confronto, uno scambio con chi ha voglia di interfacciarvisi, hanno voglia di raccontare le loro storie e aspettano occhi attenti, desiderosi di ammirarne dettagli e peculiarità tra una pennellata e l'altra.
Ancora qualche giorno…
Occhio al calendario però, perché rimarranno sul Lungarno del Tempio solo una manciata di giorni ancora e poi, chi vorrà potrà andarle a cercare da Peggy a Diamante (CS), atelier con vista sul mare aperto da giugno a settembre dove le “signore” di Manuela amano passare i mesi più caldi.