Cinque weekend per raccogliere un milione di firme. Questo è l’obiettivo (ambizioso) del Pd toscano. La raccolta di firme per mandare a casa il premier Silvio Berlusconi comincia ufficialmente domani. Nelle sedi, nei circoli e nelle case del popolo di ogni comune della Toscana, ma anche ai banchetti per strada.
10 MILIONI DI FIRME. La raccolta è organizzata a livello regionale, ma con un chiaro obiettivo nazionale: superare quota 10 milioni di firme. In Toscana l’iniziativa è partita in anticipo sul calendario di Roma, a gran richiesta, così dichiara il segretario Andrea Manciulli, di iscritti e simpatizzanti. La quota di un milione, quasi un cittadino su 3, corrisponde in realtà al bacino degli elettori del centrosinistra in Toscana. Anche se Manciulli non fa mistero di puntare a sfondare il muro del centrodestra, con questa raccolta di firme.
PER FIRMARE. Sedi e circoli saranno aperti tutti i finesettimana da qui a fine febbraio. Non solo, il popolo democratico si mobiliterà in piazza e davanti a cinema, supermercati e luoghi di ritrovo con appositi banchetti. Chi volesse autogestirsi può scaricare il modulo dal sito del Pd e provvedere a farlo autografare ad amici e conoscenti. “Vogliamo dare voce a quell’indignazione che spesso è silenziosa – commenta Manciulli – ma è sempre più estesa. Questo Paese merita di meglio rispetto ad un Governo che si occupa solo dei festini di Arcore. Dalla Toscana può partire un’Italia nuova”.
IN PIAZZA. In piazza a manifestare, però, Manciulli non ci sarà. “Pur essendo da sempre molto vicino alle vicende dei lavoratori – dichiara – non potrò essere a Massa domani, per la manifestazione della Fiom”. E non sarà nemmeno in piazza a Firenze, sabato, assieme al gruppo di manifestanti autonomi che hanno organizzato un’iniziativa di protesta contro il premier a suon di pentole, mestoli e coperchi. “Sarò a raccogliere le firme per mandare a casa Berlusconi”, dichiara.