Il via libera al progetto per la nuova pista dell’aeroporto Vespucci ancora non arriva, e stavolta è colpa di un orto: l’orto didattico intorno al laghetto di Signa, un dettaglio nel maxi investimento da 370 milioni per il nuovo assetto dello scalo fiorentino, ma un dettaglio per il quale non si è presentata la progettazione definitiva. Per questo, durante la Conferenza dei servizi che si è tenuta ieri a Roma, un dirigente del Ministero dei Beni culturali ha sollevato il problema, di fatto rinviando ogni discussione al 29 gennaio. Regione Toscana e Comune di Firenze, però, si dicono fiduciosi di poter risolvere in quella data.
Il progetto per il laghetto di Signa
Il punto su cui non è stata fatta sufficiente chiarezza, secondo il funzionario ministeriale, è quello che riguarda il trasferimento del laghetto di Peretola a Signa, dove verrà ampliato con un orto didattico e in cui è prevista la costruzione di una bretella stradale. Un progetto da meno di 100mila euro, un dettaglio in un piano così ampio come quello del potenziamento dell’aeroporto. Ma comunque un dettaglio che manca. “È stata constatata la necessità – ha scritto il ministero dei Trasporti in una nota –, con riferimento alla compatibilità paesaggistica di un ambito specifico del Piano, di effettuare ulteriori approfondimenti di dettaglio, che possano consentire una efficace valutazione tecnica e la formulazione di un parere che consenta di pervenire alla corretta ed esaustiva definizione del procedimento”.
La discussione subisce così un altro rinvio, ma sia il governatore della Regione Toscana Enrico Rossi che l’assessore all’urbanistica del Comune di Firenze Giovanni Bettarini si sono detti fiduciosi di poter rispondere in tempi rapidi, riconoscendo la legittimità dell’obiezione e mostrando comunque ottimismo visto che tra il progetto e il via libera definitivo resta solo la definizione di un dettaglio.