Ripartire dall’arte della sartoria per affrontare paure e insicurezze e “ricucire” la propria quotidianità, per se stesse e per i propri figli, una volta fuori dalle strutture di accoglienza. È questo lo spirito del progetto “Ricucire”, il corso di sartoria professionale per le mamme ospiti delle strutture di accoglienza dell’Istituto degli Innocenti di Firenze e per altre giovani donne in condizioni di disagio economico e familiare indicate dai servizi sociali del Comune di Firenze.
Il corso di sartoria dell’Istituto degli Innocenti
Durante il percorso le donne potranno imparare a creare piccoli lavori sartoriali e decorativi e a realizzare, studiare e sviluppare tele di prova, oltre che a confezionare abiti finiti. I prodotti realizzati potranno essere esposti al bookshop del Museo degli Innocenti ed essere “acquistati” con un’offerta libera: il ricavato andrà a favore dell’accoglienza delle madri e dei minori.
L’iniziativa è frutto della collaborazione tra Istituto degli Innocenti, Fondazione CR Firenze, Fondazione Foemina (Fondazione per la maternità e la salute della donna e del neonato Onlus) e Associazione Osservatorio dei Mestieri d’Arte (OMA).
5 mesi per “Ricucire”
“Gli obiettivi di ‘Ricucire’ – spiega la presidente dell’Istituto degli Innocenti, Maria Grazia Giuffrida – sono in linea con le finalità del Progetto Rondini nato nel 2012 con l’obiettivo di permettere al nostro servizio accoglienza di occuparsi del rafforzamento dei legami familiari e di sostenere interventi a favore delle madri ospitate nelle strutture residenziali per l’inclusione e la ricerca di soluzioni alternative ai problemi occupazionali”.
Il corso di sartoria si sta svolgendo e nel laboratorio Pro-Fili dell’Istituto degli Innocenti, con lezioni di tre ore, al mattino, dal lunedì al venerdì per una durata di cinque mesi.