In arrivo a Firenze dieci traduttori madrelingua: aiuteranno gli stranieri a comprendere la complessa macchina burocratica italiana.
NUOVI ARRIVI. È il nuovo progetto della prefettura fiorentina e approvato dall’Ministero dell’Interno: dieci mediatori culturali in dieci lingue diverse saranno operativi per nove mesi allo sportello unico per l’immigrazione della prefettura. Si tratta di interpreti nelle lingue maggiormente utilizzate nei contatti con i cittadini extra-UE: cinese, arabo, albanese, indiano, cingalese, filippino, bangla, russo, urdu e spagnolo. I madrelingua aiuteranno gli stranieri non solo a tradurre ma anche a comprendere gli adempimenti e il funzionamento della pubblica amministrazione.
L’OBIETTIVO. L’obiettivo è quello di fornire un servizio sempre più efficace agli immigrati: il mediatore supporterà infatti il lavoro degli operatori, anche tramite telefono, in tutte quelle attività di competenza dello sportello, come i decreti-flussi, i ricongiungimenti familiari, la sottoscrizione degli “accordi di integrazione” (cosiddetti “permessi a punti”), i test di conoscenza della lingua italiana.
IL FINANZIAMENTO. Il progetto è finanziato dal fondo europeo per l’integrazione, nell’ambito del programma generale “Solidarietà e gestione dei flussi migratori”. L’Unione Europea ha deciso di finanziare questo progetto ritenendolo uno dei più validi per migliorare gli interventi locali di inclusione sociale dei cittadini stranieri. A tal proposito il prefetto Varratta ha detto: “Sono molto soddisfatto che il nostro progetto sia stato selezionato. È la prima volta che le Prefetture possono partecipare direttamente a questo programma europeo di integrazione. I mediatori svolgono una funzione indispensabile: aiutano a comunicare in modo chiaro e semplice e a far comprendere meglio come si muove la complessa macchina burocratica”.