Sono in arrivo nuovi rimborsi per famiglie e imprese danneggiate dall’alluvione dello scorso novembre in Toscana. Dal primo luglio verrà aperto il portale per fare domanda delle risorse arrivate dal governo, 66 milioni di euro in tutto, mentre la Regione sta finendo di erogare i contributi stanziati dal proprio bilancio all’indomani dall’emergenza. Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, in una conferenza stampa, ha fatto il punto sulla situazione degli aiuti economici. Assieme a lui l’assessore all’Economia e al Turismo Leonardo Marras, l’assessora alla Protezione Civile Monia Monni e l’ingegnere Giovanni Massini, responsabile della prevenzione del rischio idraulico e idrogeologico.
I rimborsi per l’alluvione in Toscana
La Regione ha stanziato finora 25 milioni di euro, di cui 16,9 già liquidati alle famiglie e altri 3,7 milioni circa in corso di liquidazione, ripartiti in massimo 3.000 euro per famiglia. Sono previsti nel frattempo nuovi contributi nazionali per 66 milioni di immediato sostegno (36 per le imprese e 30 per le famiglie), divisi in 5.000 euro massimo a famiglia e 20.000 euro massimo ad azienda, per imprese non agricole. I fondi saranno destinati a coloro che caricheranno la rendicontazione di fatture e spese sostenute: dal 1° luglio sarà aperto il portale per la presentazione delle richieste, che rimarrà accessibile fino a fine anno, per permettere anche ai meno esperti di usufruirne.
“Abbiamo superato la soglia dei 20 milioni erogati rispetto ai 25 milioni stanziati dalla Regione – ha spiegato il governatore Giani – Qualcuno per varie motivazioni non ha presentato in tempo la domanda o non ha ancora comunicato l’IBAN. Se avanzeranno fondi valuteremo di riaprire il bando, ma l’opportunità l’abbiamo data a tutti. Cerchiamo di agire con la massima armonia tra Regione, Comune e Stato”. In particolare per oltre 700 richieste già presentate mancano le coordinate bancarie, fatto che impedisce di liquidare gli aiuti. Per quanto riguarda la ricostruzione servono interventi strutturali nelle zone colpite dall’alluvione, con la Regione che chiede al governo in tempi brevi 300-350 milioni di euro a fronte di un piano di interventi da oltre 1 miliardo. “Queste opere dovrebbero essere finanziate dagli stanziamenti che lo Stato dà a seguito della calamità, così com’è stato fatto per l’Emilia Romagna, dove sono stati stanziati 1,2 miliardi attraverso il PNRR”, ha detto Giani.
Le differenza tra contributo regionale e nazionale
I contributi regionali e nazionali sono sovrapponibili, con una differenza: il contributo regionale è valido per il rimborso di tutti i danni riscontrati, mentre il contributo nazionale è strettamente finalizzato alla prima casa (impianto elettrico e strutturale, arredi camere e cucina), e coprirà fino al 75-80% dei danni per famiglia. A partire dal 1° luglio sarà possibile fare richiesta per i contributi, attraverso i portali accessibili dal sito della Regione Toscana nella sezione alluvione. I cittadini inoltre potranno fare tutto autonomamente con lo SPID, CIE o CNS, mentre chi non riuscisse può rivolgersi alle amministrazioni comunali. Qui saranno aperti sportelli dedicati alle domande.
Gli altri aiuti per le imprese
È stato poi presentato il bando da 50 milioni, di cui saranno possibili beneficiari anche le aziende non danneggiate direttamente dall’alluvione, per l‘installazione di una nuova impresa nei comuni colpiti, con l’unica premessa dell’aumento dell’occupazione attraverso l’impiego di personale in cassa integrazione o disoccupate. Riguardo agli interventi del Governo per le imprese legate all’export, il bando Simest, società del gruppo Cassa depositi e Prestiti, ha stanziato 300 milioni, ripartiti tra fondo perduto e finanziamento agevolato, per le aziende danneggiate in Toscana ed Emilia Romagna tra maggio e novembre 2023.