Persone non in possesso dei requisiti richiesti, come la laurea, oppure “doppioni” rispetto a figure professionali già presenti in Provincia. La Corte dei Conti contesta assunzioni irregolari alla passata giunta provinciale, allora guidata dall’attuale sindaco di Firenze Matteo Renzi.
L’ACCUSA. L’udienza si è svolta stamani. Nel mirino una ventina di assunzioni irregolari, con un danno erariale di 2 milioni e 155mila euro. Gli assunti entrarono nello staff di Renzi e dei suoi assessori, tra cui l’attuale presidente della Provincia Andrea Barducci. Trenta le persone ritenute responsabili: oltre alla giunta, anche una serie di dirigenti provinciali. Le persone assunte – tutte a tempo determinato – vennero impiegate per lo più negli uffici di gabinetto e nelle segreterie dei componenti della giunta.
LA DIFESA. Le difese stamani hanno spiegato come fra gli assunti non ci fossero parenti o amici, ma persone scelte seguendo le norme e in base ai loro status professionali e curriculum. Il difensore di Renzi, l’avvocato Alberto Bianchi, ha spiegato che la legge consente “assunzioni degli uffici a supporto dell’azione politica del presidente e degli assessori” e che ”il regolamento stabilisce modalita’ e compensi”. ”Ecco – ha aggiunto Bianchi – il regolamento è stato applicato, in modo conforme a una prassi che esisteva prima dell’arrivo della giunta Renzi”.