Si torna alle urne: sono 18 le città della Toscana che vanno al ballottaggio per le elezioni comunali 2019: ci sono sfide molto sentite, come a Prato e Livorno, e casi più unici che rari, come a Capoliveri. Nella piccola cittadina dell’Isola d’Elba, che non supera i 15mila abitanti e per cui non sarebbe previsto il ballottaggio, al primo turno gli unici due candidati in lizza hanno ottenuto lo stesso numero di voti, quindi secondo la legge i due “pretendenti” dovranno fronteggiarsi ai tempi supplementari, con una nuova tornata elettorale.
Come è andata al primo turno?
Lo scorso 26 maggio sono stati eletti i sindaci in 171 comuni toscani (tra questi Firenze, dove il primo cittadino uscente Dario Nardella ha ottenuto oltre il 57% dei consensi): il 76%, ossia 130 città, sono andate al centrosinistra, il 15% (26 Comuni) al centrodestra, mentre il 9% a liste civiche.
Quando si vota per il ballottaggio delle elezioni comunali 2019 in Toscana
Il secondo turno delle elezioni amministrative è fissato per domenica 9 giugno 2019, con l’orario di apertura dei seggi che va dalle 7.00 alle 23.00. Come consueto per votare servono la tessera elettorale e un documento d’identità valido.
Sono due i capoluoghi di provincia toscani interessati dai ballottaggi per le comunali, Prato e Livorno, mentre un terzo delle città interessate dal ritorno alle urne si trova in provincia di Livorno. In 16 casi su 18 si affrontano candidati sindaci del centrosinistra e del centrodestra, in due Comuni invece sono coinvolte liste civiche.
I ballottaggi a Firenze: Signa, Borgo e Figline
Sono 3 i comuni della Città metropolitana di Firenze dove gli elettori sono chiamati di nuovo alle urne. Nell’ hinterland fiorentino, a Signa vanno al ballottaggio il candidato del Pd Giampiero Rossi che al primo turno ha ottenuto il 46,67% dei voti e Vincenzo De Franco sostenuto da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia (24,96% il 26 maggio).
In Mugello, a Borgo San Lorenzo si fronteggiano il sindaco uscente Paolo Ombroni, in quota Pd (44,22% al primo turno), e Luca Margheri sostenuto dalla Lega (22,48%). Infine a Figline e Incisa Valdarno la prima cittadina uscente del Pd Giulia Mugnai (Pd), che nella prima tornata delle amministrative ha ottenuto il 34,41%, se la vede con Silvio Pittori 25,05% del centrodestra.
Ballottaggio a Prato
Tra le città in bilico tra i due schieramenti c’è Prato dove per la fascia tricolore si sfidano al ballottaggio il sindaco uscente del Matteo Biffoni (Pd, +Europa e 3 liste civiche), che al primo turno è stato votato dal 47,16%, e Daniele Spada (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e una lista civica) che il 26 maggio è stato scelto dal 35,12% degli elettori.
Sul fronte degli apparentamenti Biffoni, all’indomani del primo voto, ha annunciato che non ci sarà alcun accordo per il ballottaggio con le liste e i partiti degli altri candidati esclusi dalla corsa a sindaco, mentre l’intesa tra Spada e le liste civiche di Aldo Milone e Marilena Garnier è saltata e quindi non ci sarà apparentamento.
Livorno: centrosinistra contro centrodestra
Un’altra sfida sotto i riflettori è quella di Livorno, dove il ballottaggio delle elezioni comunali 2019 sancisce l’uscita di scena del Movimento 5 Stelle, che ha governato la città negli ultimi 5 anni con Filippo Nogarin (uno dei grandi esclusi alle ultime elezioni europee). Al primo turno delle amministrative labroniche la candidata dei grillini Stella Sorgente, tra le lacrime, si è fermata al terzo posto con il 26,39%.
La partita ora è tutta tra il centrosinistra, che mira a riconquistare una “piazza” storicamente rossa, e il centrodestra che crede nel colpaccio. I livornesi quindi domenica 9 giugno troveranno sulla scheda elettorale i nomi di Luca Salvetti, sostenuto dal Pd (34,20% al primo turno), e Andrea Romiti, candidato di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, che il 26 maggio è arrivato al 26,64%.
Sempre in provincia di Livorno si torna alle urne, con sfide tra il centrosinistra e il centrodestra, a Cecina (Samuele Lippi e Federico Pazzaglia), Collesalvetti (Adelio Antolini e Anna Berretta), Rosignano Marittimo (Daniele Donati e Donatella Di Dio), Piombino (Anna Tempestini e Francesco Ferrari). Solo in quest’ultimo caso al primo turno era avanti il centrodestra.
Il caso di Capoliveri
Nella cittadina dell’Isola d’Elba che ha poco più di 4mila abitanti si è verificato un caso clamoroso: i due sfidanti Walter Montagna e Andrea Gelsi hanno ottenuto lo stesso numero di voti, 1.148 per l’esattezza. Si torna quindi a votare il 9 giugno, ma se anche in questo caso si verificasse una perfetta parità, dice la legge, diventerà sindaco il candidato più anziano.
Elezioni comunali 2019: i ballottaggi a Pisa
In provincia di Pisa ci sono tre sfide che vedono fronteggiarsi per i ballottaggi candidati di centrosinistra e di centrodestra: a Ponsacco la sindaca uscente Francesca Brogi e Federico D’Annibale; a Pontedera Matteo Franconi e Matteo Bagnoli; a San Miniato Simone Giglioli e Michele Altini.
Arezzo e Siena
Per quanto riguarda gli ultimi ballottaggi per le elezioni comunali in Toscana, a Cortona c’è un testa a testa tra Andrea Bernardini Pd (46,37% al primo turno) e Luciano Meoni del centrodestra (43,19%). A San Giovanni Valdarno sfida tra Valentina Vada del Pd e Francesco Carbini.
Infine nel senese a Colle Val d’Elsa si fronteggiano Alessandro Donati (Pd e La sinistra) e Amgela Bargi della Lega.