L’occhio del Chianti presto scruterà l’universo, mentre un orecchio tecnologico ascolta il cuore della Terra da quasi un anno. Montecorboli, a 450 metri sul livello del mare, ospita una casa della scienza. Dalle stelle, ai movimenti sismici, fino allo studio degli eventi meteo e delle piante: l’osservatorio polifunzionale cresce di mese in mese. Mentre il centro si prepara ad ospitare il terzo telescopio per grandezza in Italia, al suo interno si sono già accesi sofisticati strumenti che monitorano i fenomeni tellurici.
LA STAZIONE METEOROLOGICA. La stazione nel maggio scorso è entrata a far parte della rete dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) ed è connessa via internet a quelle di Roma e Ancona. Dall’estate 2011 ha mosso i primi passi la stazione meteorologica, che studia l’andamento del tempo atmosferico, registrando umidità, piovosità, pressione, vento e temperatura. Ancora è in corso il “rodaggio” delle strumentazioni, ma importanti realtà scientifiche hanno già manifestato il loro interesse, come l’Ibimet, l’Istituto di biometeorologia del Cnr, e il Consorzio Lamma, il laboratorio che fornisce le previsioni alla Regione Toscana in base alle quali viene emessa l’allerta.
LE ATTIVITA’ COLLATERALI. “L’osservatorio – spiega Emanuele Pace, ricercatore dell’università di Firenze e coordinatore del comitato scientifico che segue il centro – ospita importanti attività di ricerca e parallelamente porta avanti eventi culturali, aperture al pubblico e iniziative per le scuole, in collaborazione con due associazioni: il gruppo astrofili ‘Il Borghetto’ e Ludica, laboratorio universitario per la diffusione della cultura astronomica”. In cantiere ci sono campi scuola per ragazzi in estate, oltre a visite guidate in primavera. Il complesso, immerso nel parco botanico del Chianti, ospita attività legate all’osservatorio ambientale, con iniziative per far conoscere le piante e la biodiversità.
LA CUPOLA E IL TELESCOPIO IN ARRIVO. La prima parte della struttura è stata inaugurata nel giugno 2010 dall’astrofisica Margherita Hack, poi è scattata la fase due con la realizzazione della cupola, conclusa lo scorso febbraio. Qui prenderà posto un telescopio progettato insieme agli istituti superiori Don Giovanni Bosco di Colle Val d’Elsa e Roncalli-Sarrocchi di Poggibonsi. “Dal punto di vista astronomico l’osservatorio è situato in una zona ottima – precisa Emanuele Pace, docente di tecnologie spaziali all’università di Firenze che ha anche curato un esperimento andato in orbita con l’ultima missione dello shuttle Endeavour – il Chianti è un’area tra le migliori per quanto riguarda il cielo notturno, non vi è l’interferenza di inquinamento luminoso”. Il progetto, nato nel 1997 da un’idea del gruppo “Il Borghetto”, è stato finanziato dai Comuni di Barberino e Tavarnelle per un investimento complessivo di 300mila euro.