venerdì, 22 Novembre 2024
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Benzinai in sciopero dall’11 al 14 dicembre

Protestano i gestori degli impianti a marchio Ip, Total-Erg ed Esso. La Faib denuncia "politiche discriminatorie". Stop degli impianti, compreso il self-service

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Benzinai in sciopero per quattro giorni, dall’11 al 14 dicembre 2018, in tutta la Toscana e in Liguria. Lo sciopero indetto dalla Faib, Federazione autonoma italiana benzinai, riguarderà i gestori di Petrolifera Adriatica (marchio Esso) e di Italiana Petroli (marchi Api-Ip e TotalErg).

Date e orari dello sciopero

Lo sciopero sarà messo in atto “Dalle ore 19.00 del giorno 11 dicembre 2018 alle ore 7.00 del giorno 14 dicembre 2018, self-service compresi, salva minore durata decisa a livello provinciale e preventivamente comunicata alle rispettive prefetture”, come si legge in una nota della Faib.

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Le ragioni dello sciopero

Una protesta contro Italiana Petroli, proprietaria degli impianti a marchio IP e Total-Erg, e contro Petrolifera Adriatica, che di recente ha acquistato gli impianti a marchio Esso tramite cessione di ramo di azienda.

Petrolifera Adriatica, accusa la Faib, “benché tenuta ad applicare l’accordo Esso, in conseguenza della condanna dinanzi al tribunale di Roma, continua nella pratica di tagliare i margini ai gestori e scaricare su di essi le proprie contraddizioni strutturali”.

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Italiana Petroli sarebbe invece colpevole di portare avanti una politica “dilatatoria e inconcludente” che, spiega la nota di Faib, “disattende gli accordi, si sottrae agli obblighi contrattuali e saccheggia la redditività delle gestioni con politiche di aggressione al margine determinato dagli accordi siglati in base alla normativa di settore”.

La dichiarazione di sciopero arriva dopo due mesi di vertenza inconcludente con le due compagnie petrolifere, “rafforzando i timori e le profonde preoccupazioni dei gestori degli impianti stradali dei due marchi per l’insostenibile situazione economica e relazionale determinatasi. La Faib, con le altre sigle sindacali, aveva manifestato da mesi, ai diversi livelli, l’insopportabile livello di tensione tra i gestori a marchio. Lo sciopero indetto dai gestori vuole impedire che si determinino significativi pregiudizi economici alle gestioni”.

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Nel mirino della protesta del sindacato rientrano la precarizzazione del rapporto contrattuale, le condizioni economiche ed operative che non garantiscono la sostenibilità delle attività esercitate, la vanificazione delle garanzie assicurate dalla contrattazione nazionale prevista per il settore della distribuzione carburanti (in particolare art. 19 della Legge 57/2001, che prevede l’obbligo per gli operatori petroliferi di stipulare Accordi collettivi con le Organizzazioni di categoria dei gestori e il loro rispetto, per definire le condizioni economiche e contrattuali, anche ai sensi dei Regolamenti europei in materia di Intese Verticali). Un comportamento, per Faib, grave e irresponsabile – tanto più nel pieno di una crisi strutturale del settore – e con consumi in caduta libera, con una illegalità dilagante.

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