venerdì, 19 Aprile 2024
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Cane sventrato nel giardino di casa, è giallo in Lucchesia

E' accaduto a Barga, in Garfagnana. La scorsa settimana tre cani erano morti avvelenati. Ieri il terzo esemplare barbaramente ucciso: qualcuno gli ha asportato la parte inferiore del torace. Disposto l'esame autoptico sul cadavere. Inquirenti al lavoro per capire se gli episodi sono collegati.

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La scorsa settimana, la morte di tre cani per avvelenamento. Ieri la terza vittima, un jack russel di nome Shortly,  sventrato con inaudita ferocia nel giardino di casa. A Barga, in Lucchesia, scoppia il giallo.

INAUDITA FEROCIA. A riportare la notizia è il quotidiano locale giornaledibarganews.com. La morte di Shortly è solo l’ultima di una serie di violenze contro gli animali domestici che stanno svolgendo la cittadina lucchese. Una fine, quella del jack russel, particolarmente inquietante e violenta. Il cagnolino, appartenente a Karin Schirmer, proprietaria di un allevamento di cani in località Latriani, è stato ritrovato ieri mattina nel recinto di casa completamente sventrato. Qualcuno durante la notte gli ha tranciato la parte inferiore del corpo, asportando gli organi interni.  

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TAGLIO NETTO.  Inizialmente si è pensato all’attacco di un animale selvatico. Ipotesi che non ha convinto i veterinari della Asl che hanno esaminato il cadavere, poichè la ferita è troppo netta. Non si esclude quindi che il gesto sia stato compiuto da una persona armata di coltello. 

INQUIRENTI AL LAVORO. Sull’uccisione di Shortly sono in corso le indagini della polizia provinciale. Il cane è stato sepolto. Ma il Comune di Barga, per fare luce sulla vicenda, oggi richiederà  la riesumazione del corpo per sottoporlo all’esame autoptico a Pisa.  Solo allora si saprà con certezza con cosa è stata inferta la ferita letale. 

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IL PRECEDENTE. Oltre a Shortly, altri tre cani la scorsa settimana sono stati uccisi nel Barghigiano. A farli morire esche o polpette avvelenate disseminate nel centro storico del paese. La loro presenza è stata confermate dalle guardie ecozoofile e dai cani da fiuto dell’ Anpana.

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