“Entro fine gennaio sarà disponibile una soluzione per i Canottieri comunali gradita anche alla società”. Questa la promessa dell’assessore allo Sport Andrea Vannucci al club che lunedì scorso si è visto sequestrare i locali della propria palestra destinati alla demolizione per la messa in sicurezza dell'Arno.
Il sequestro e le proteste
Tutto ha inizio lunedì, quando la polizia idraulica, su mandato della Provincia, ha apposto i sigilli alla palestra della società canoistica più titolata d'Italia. Il locale adiacente alla sede di lungarno Ferrucci è nell'elenco di quelli da abbattere per garantire la messa in sicurezza dell'Arno. Entro aprile dovrà essere demolito.
La protesta dei canottieri non si fece attendere. I soci occuparono immediatamente la palestra in segno di protesta e per impedire il sequestro. Alle manifestazioni parteciparono anche alcuni campioni di livello internazionale tesserati per la società fiorentina.
Biancorossi in soccorso di biancorossi
Fu immediato il “soccorso biancorosso” delle altre società cittadine: Assi Giglio Rosso, Rugby31 e Rari Nantes Florentia hanno messo le proprie strutture a disposizione dei canottieri che almeno non dovranno interrompere gli allenamenti.
Lunedì una soluzione, da febbraio il “pallone”
Ora si lavora a una soluzione rapida: “Stiamo facendo le necessarie verifiche tecniche – ha spiegato Vannucci – e scioglieremo il nodo già lunedì. Entro fine febbraio, inoltre, sarà realizzato il ‘pallone’ in via Villamagna”, la tensostruttura che sorgerà vicino alla sede di Publiacqua che ospiterà la nuova palestra.
“I Canottieri comunali – ha aggiunto Vannucci – restano esattamente dove sono. Viene meno l’utilizzo dei locali dell’ex Lido, che secondo quanto previsto da una convenzione tra Comune e Provincia di Firenze dovranno essere demoliti. Oltre alla soluzione che sarà messa a disposizione a gennaio, l’amministrazione comunale ha già previsto nel piano triennale degli investimenti di circa 4,5 milioni di euro nel 2015 per la realizzazione di nuovi impianti per gli sport dell’acqua sulle sponde dell’Arno”.