Da oggi il sindaco Dario Nardella è in missione in Spagna – a Madrid e a Barcellona – per partecipare al Congresso Mondiale Smart City Expo di Barcellona, una delle più importanti rassegne a livello mondiale delle città smart, per rappresentare la città di Firenze, che è riuscita ad arrivare nella rosa delle 7 città candidate all’ambitissimo premio “World Smart City Awards 2018” che sarà assegnato domattina a Barcellona.
Nell’occasione di questa missione istituzionale, Dario Nardella nel suo ruolo di sindaco della Città Metropolitana, ha in programma una serie di incontri con le autorità politiche e giudiziarie spagnole per richiamare l’attenzione sulle vicende giudiziarie legate al caso di Niccolò Ciatti.
Oggi a Madrid infatti il sindaco, accompagnato dall’Ambasciatore d’Italia in Spagna, Stefano Sannino, si è recato alla Fiscalia General del Estado – la pubblica accusa spagnola a livello centrale – per un aggiornamento sull’istruttoria in corso per il caso Ciatti.
Nell’occasione il sindaco ha ricordato anche il caso dell’incidente avvenuto nel 2016 a Freginals, nel quale persero la vita 14 studentesse, 7 delle quali italiane e 3 toscane: Valentina Gallo di Firenze, Lucrezia Borghi di Greve ed Elena Maestrini di Grosseto.
Domani, prima di intervente alla plenaria dello Smart City Expo World Congress, si recherà insieme al Sindaco di Scandicci Sandro Fallani a Lloret de Mar, la città dove ha perso la vita Niccolò Ciatti. Nardella e Fallani incontreranno il sindaco di Lloret de Mar Jaume Dulsat i Rodriguez.
“Sono qui – ha detto il Sindaco Nardella – per portare la voce di Firenze sulla domanda di giustizia per Niccolò, vittima di un atto di inaudita e gratuita violenza. Per questo ho incontrato i vertici della magistratura inquirente spagnola, dai quali ho avuto rassicurazioni sull’attenzione riservata alle indagini dal fiscal competente per le indagini. Ci è stato comunicato che listruttoria è nella fase conclusiva e che all’inizio dell’anno prossimo comincera il processo. Come sindaco metropolitano seguirò con tutta l’attenzione possibile ogni fase del processo per far sentire la vicinanza delle nostre comunità e per avere giustizia”.