mercoledì, 20 Novembre 2024
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Come si andrà al cinema dopo il coronavirus

Ingressi solo su prenotazione, poltrone alternate, obbligo di restare seduti: come cambieranno i cinema dopo la riapertura

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La regola base sarà programmare tutto, evitare ogni imprevisto e ogni presenza inattesa. E dunque: ingressi solo su prenotazione, pagamenti online, poltrone assegnate e porte chiuse per chi si decide all’ultimo istante. Andare al cinema dopo l’emergenza coronavirus sarà piuttosto diverso dal modo in cui siamo abituati.

Un cambio di abitudini che potrebbe prolungarsi fin quando non si avrà una soluzione al problema coronavirus, dunque fino alla diffusione di un vaccino. Ipotesi riportate anche dal Corriere della Sera di oggi.

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Coronavirus, come cambieranno i cinema

Prima di tutto, si entra solo con una prenotazione. Le file al botteghino (e forse il botteghino stesso) sono roba del passato. Ci si dovrà organizzare prima per evitare assembramenti all’ingresso delle sale. Tutti i cinema, anche quelli più piccoli, dovranno dotarsi di sistemi di prenotazione dei biglietti, online o con altre soluzioni.

I posti in sala saranno meno della metà del totale. Per rispettare il distanziamento sociale potrà essere occupata solo una poltrona ogni due, con possibili “salti” tra una fila e l’altra. In sala si dovrà restare sempre seduti. Una regola necessaria per fermare il contagio da coronavirus che varrà per i cinema, per i teatri, le sale da concerto e tutti i locali che ospitano spettacoli.

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L’uso delle mascherine da parte degli spettatori sarà regolamentato dalle normative nazionali che verranno via via aggiornate nei prossimi mesi, ma il personale dei cinema e dei teatri dovrà sempre indossare mascherine e guanti.

Tolleranza zero per gli indecisi. Per tutti gli spettacoli e tutti i tipi di incontri pubblici si dovrà conoscere con precisione e con anticipo il numero dei partecipanti. Non sarà consentita la partecipazione dell’ultimo minuto o di chi si trova a passare per caso. Regola valida al cinema, nei teatri e negli altri locali, ma anche per tutti i tipi di eventi, anche all’aperto e a ingresso gratuito. Iniziative pubbliche, incontri, presentazioni di libri, eventi culturali, politici, convegni: per tutti ci si dovrà prenotare in anticipo.

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La riapertura dei cinema

Si sa solo che saranno tra gli ultimi, ma una data certa per la riapertura dei cinema ancora non c’è. Altri paesi europei che si trovano a uno stadio più avanzato del controllo del contagio stanno cominciando a ipotizzare le riaperture delle sale già per il periodo estivo. La Danimarca, ad esempio, riaprirà i cinema il prossimo 8 giugno.

Se però nella fase più acuta dell’emergenza sembrava non esserci margine per una riapertura di cinema e teatri in Italia prima di molti mesi, addirittura a fine 2020, in questi giorni comincia a prospettarsi lo spiraglio per una riapertura più ravvicinata, magari già dall’estate.

“C’è una grande creatività, molti teatri stanno studiando le misure per rispettare le prescrizioni”, ha detto ieri il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini durante un’informativa alla Camera.

“Riapriranno musei, cinema e teatri – ha aggiunto –, probabilmente in date diverse a seconda delle condizioni. Ma oltre ai musei, riapriranno nelle condizioni di sicurezza, anche cinema e teatri. Dobbiamo andare prudentemente ma in fretta verso questa direzione“.

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