Altro che ombrellone, qui ci vuole l’ombrello e pure bello grosso. E così le spiagge italiane vanno a picco: meno presenze, meno incassi per gli stabilimenti balneari. Colpa dell’estate 2014: piovosa, la più piovosa degli ultimi anni. E la situazione non è buona in Toscana, anzi.
La nostra regione è, a livello nazionale, tra quelle che registra un crollo molto marcato, tra giugno e luglio. La Toscana è appaiata alla Liguria, dietro solo a Campania e Marche, in questa (poco felice) classifica delle spiagge deserte causa maltempo. I dati arrivano dal sindacato italiano stabilimenti balneari.
La maglia nera sul litorale
A giugno Le presenze sotto l’ombrellone in Toscana sono diminuite del 35 per cento. A luglio sono addirittura sprofondate, con un meno 50 per cento. Tradotto: l'estate piovosa si è mangiata la metà dei turisti sulle spiagge nostrane.
“Questa è una media per tutte le località toscane, che va da Marina di Carrara a Grosseto – spiega Graziano Giannessi, presidente del sindacato balneari toscano – ma per qualche località le percentuali sarebbero da ritoccare in peggio”. La situazione peggiore nel livornese e a Marina di Grosseto.
L’estate piovosa non risparmia nessuno
“Purtroppo non ci possono essere isole felice – continua Giannessi – ci sono due condizioni oggettive che pesano come un macigno: si sono sovrapposte le condizioni meteo pessime alla crisi. A giugno qui a Viareggio abbiamo avuto 14 giorni di sole, a luglio addirittura abbiamo lavorato solo 6-7 giorni in tutto il mese”.
In crisi l’indotto dell’ombrellone
A livello nazionale, secondo il sindacato italiano balneari, il meteo pazzo, l’estate piovosa e le ristrettezze economiche degli italiani hanno fatto perdere all’indotto dell’ombrellone oltre 400 milioni di euro, lasciando a casa circa 50mila lavoratori giornalieri e stagionali.
“Speriamo che agosto non sia piovoso”
Unica nota intonata, quella degli stranieri. “Se non ci fosse il turismo straniero, che fa registrare un leggero aumento anche in Toscana – conclude Giannessi – la situazione sarebbe ancora più buia. Ma se agosto non ci darà lavoro più di quello che ci ha dato negli anni passati, saremo in crisi, una crisi profonda”.