giovedì, 26 Dicembre 2024
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Come ”vedono” i non vedenti: lo spiega una ricerca pisana

Qual è la rappresentazione degli oggetti dei non vedenti? Come “vedono” cose concrete come ad esempio una mela o un’automobile? Sono solo alcune domande alla base della ricerca portata avanti dall'università di Pisa e presentata nel fine settimana.

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“Il nostro cervello non ha bisogno degli occhi per vedere il mondo”: ecco cosa hanno scoperto all’università di Pisa.

LA CONFERENZA. Venerdì 5 e sabato 6 si svolgerà a Pisa una conferenza internazionale per approfondire le rappresentazioni semantiche dei non vedenti. Secondo i risultati di una ricerca le rappresentazioni mentali degli oggetti e dello spazio delle persone non vedenti dalla nascita sono molto simili a quelle delle persone vedenti. Se ne discuterà nell’aula magna di scienze (Largo Bruno Pontecorvo, via Buonarroti 4) alla presenza dei massimi esperti in campo internazionale nei settori della semantica, della psicologia cognitiva e della neurofisiologia applicata ai non vedenti.

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LA RICERCA. Nel corso dell’evento saranno presentati anche i risultati di un progetto di ricerca finanziato dal Miur e di cui il responsabile scientifico è Giovanna Marotta, la quale ha detto: “I risultati che abbiamo ottenuto dalla nostra ricerca condotta su un gruppo di ciechi congeniti hanno confermato che la rappresentazione mentale degli oggetti e dello spazio negli individui non vedenti dalla nascita è molto simile a quella dei soggetti vedenti, il che rafforza l’ipotesi che a livello cerebrale le rappresentazioni mentali siano simboliche, nella misura in cui superano e trascendono dalle nostre percezioni sensoriali; paradossalmente, potremmo dire che il nostro cervello non ha bisogno degli occhi per vedere e conoscere il mondo come le persone che ci circondano”.

IL PROGETTO. La ricerca della professoressa Marotta è stata condotta in collaborazione con l’équipe del professor Pietro Pietrini della facoltà di medicina dell’università di Pisa, che da anni è impegnato nello studio delle strutture neuro-cognitive delle persone non vedenti. Sono state necessarie metodologie fortemente interdisciplinari, comprendenti sia analisi linguistiche e psicolinguistiche che neuro-cognitive.

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TAVOLA ROTONDA. Alla fine del convegno verrà fatta anche una tavola rotonda dedicata alla vita sociale dei non vedenti. Si metteranno in evidenza le difficoltà che possono incontrare i non vedenti a livello di mobilità nelle realtà urbane di oggi.

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