Solidarietà al popolo tibetano nella sua rivendicazione di autonomia e di rispetto delle libertà fondamentali; invito al dialogo per avviare in Tibet un processo di pacificazione e richiesta al Governo regionale perchè si attivi per sostenere le richieste di libertà del popolo tibetano. Con questo obbiettivo l’aula ha approvato all’unanimità (astensione del consigliere Paolo Marcheschi) una mozione di solidarietà al popolo tibetano, primo firmatario Severino Saccardi. E’ stata approvata anche una seconda mozione Ferri-Luvisotti con i voti contrari di Eduardo Bruno e Aldo Manetti.
L’assessore alla Cooperazione internazionale ha invitato a non spegnere i riflettori sul Tibet e ad individuare iniziative concrete per aiutare questo Paese, ricordando la via indicata dal Dalai Lama verso la nonviolenza e il dialogo. L’assessore ha ricordato l’invito in Toscana che il presidente della Giunta ha rivolto alla guida spirituale del popolo tibetano.
Sulla stessa linea anche gli interventi dei consiglieri Severino Saccardi e Mario Lupi che hanno evidenziato la necessità di promuovere lo spirito di convivenza, tolleranza e pace ma anche azioni concrete per rendere omaggio ad un popolo che rischia l’estinzione. uciano Ghelli e Aldo Manetti hanno espresso fiducia nell’iniziativa di pace ribadendo però la loro posizione nel riconoscere e sostenere l’autonomia del popolo tibetano ma anche quella dei popoli palestinese ed iracheno.
Una sollecitazione verso una maggiore concretezza con aiuti ed iniziative arriva dai consiglieri Alessandro Antichi, Roberto Benedetti e Alberto Magnolfi. I consiglieri si sono detti favorevoli all’invito del Dalai Lama in Toscana ma nelle sedi istituzionali e non al Meeting di San Rossore. I consiglieri hanno inoltre invitato a non abbassare la guardia sulla questione della violazione delle libertà civili che in Cina non sono garantite e a non boicottare le Olimpiadi. Condivisione anche verso l’appello lanciato da Saccardi nel rendere partecipi le autorità e la comunità cinesi in Toscana della mozione. acopo Ferri ha ricordato l’altra mozione firmata anche da Virgilio Luvisotti nella quale si chiede di formalizzare la posizione di condanna delle repressioni cinesi in Tibet presso il Consolato della Cina in Toscana e di esporre all’esterno delle sedi istituzionali della Regione la bandiera del Tibet. Marco Cellai, infine, ha sottolineato la mancanza di concretezza dell’atto.