Si può o non si può? Questo il dilemma, soprattutto in momenti difficili come questi. A fare chiarezza su jogging e passeggiate gentore-bambini ci ha pensato l’ennesima circolare del Viminale che ha precisato ai Prefetti di tutta Italia cos’è ammesso e cosa no ai tempi del coronavirus, quando si può uscire per attività motoria e quando invece si rischia la multa.
Da più parti erano stati sollevati dubbi di interpretazione delle regole. Le mamme chiedevano a gran voce la possibilità di uscire, anche solo per poco, con i bambini, dall’altra gli sportivi rivendicavano la possibilità di fare una corsa vicino casa, mentre chi aiuta anziani e disabili si domandava se è lecito portare fuori gli assistiti per pochi passi. Il Ministero dell’Interno ha specificato che le regole generali sugli spostamenti non cambiano: si può uscire dalla propria abitazione solo per lavoro, per motivi di assoluta urgenza o di necessità e per motivi di salute. Ci sono delle delucidazioni su casi particolari.
Queste indicazioni però non valgono per 3 Regioni (Sicilia, Campania e Friuli Venezia Giulia) che con proprie ordinanze hanno vietato ogni attività all’aperto, anche la corsa, fino al prossimo 4 aprile.
Coronavirus, Jogging sì o no: è ammesso, a patto che…
La circolare del Viminale interviene su un “lato oscuro” delle regole anti-coronavirus, ossia se sia consentito o no fare jogging. Ebbene il documento dice che è possibile fare una corsa, ma da soli e nei pressi della propria abitazione, evitando sempre affollamenti e rispettando la distanza di almeno un metro se si incrociano altre persone.
E la camminata da soli?
Nella circolare si parla di “attività motoria” a cui sono riconducibili anche forme di movimento diverse dalla corsa: quindi è possibile fare una breve camminata, anche a passo veloce, vicino al proprio domicilio, sempre da soli, evitando assembramenti e rispettando la distanza minima di sicurezza di un metro dagli altri.
Passeggiate con i bambini: sì alla camminata genitore figlio?
Eccoci arrivati alla questione molto cara a mamma e papà: si può uscire a fare brevi passeggiate con i propri bambini? Intorno a questo punto c’è stato un po’ di caos. La circolare del Viminale permette una camminata insieme ai figli, con delle forti limitazioni in questo momento di emergenza per il coronavirus: è consentito solo a un genitore (e non a entrambi) portare con sé a prendere una boccata d’ossigeno il figlio minorenne (o i figli minorenni, ma solo se si tratta di fratelli, sorelle o minori che convivono nella stessa abitazione), nei pressi dell’abitazione.
Non è ammesso l’accesso ai giardini e ai parchi. Stop anche all’attività ludica: i bimbi non possono giocare liberamente all’aperto e questo divieto vale anche per bici, monopattini e affini. Dopo la circolare è arrivata la precisazione del premier Giuseppe Conte: “In fase di interpretazione – ha detto durante la conferenza stampa in cui ha annunciato il prolungamento delle limitazioni fino al 13 aprile – abbiamo detto che se un genitore va a fare la spesa, si può consentire l’accompagno di un bambino. Ma questo non significa che si possa andare a spasso. Non dobbiamo abbassare la soglia di attenzione e di guardia proprio ora che si vedono risultati positivo”.
Passeggiate di anziani e disabili
L’ultimo capitolo riguarda i diversamente abili e gli anziani che possono fare brevi passeggiate nei pressi di casa, accompagnati dalle persone che ne curano l’assistenza, come ad esempio le badanti. Questa attività, si legge nella circolare del Ministero dell’Interno, è consentita “in ragione della riconducibilità dei medesimi spostamenti a motivazioni di necessità o di salute”.
Jogging, passeggiate con i bambini o anziani: il testo della circolare del Viminale (pdf)
Come detto restano comunque in vigore le regole generali per limitare la diffusione del coronavirus, anche quando si esce di casa: divieto di assembramento e obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di un metro. In più gli spostamenti devono essere ridotti al minimo, quindi è consigliabile che le camminate e le corse siano sporadiche. Qui è possibile scaricare la circolare del Ministero dell’Interno del 31 marzo (pdf). Aggiornamenti sul sito del Viminale.