lunedì, 18 Novembre 2024
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Cpr in Toscana, sindaci favorevoli al centro di permanenza temporanea

L'obiettivo è avere un Cpr in Toscana con meno di 50 posti. La proposta piace ai sindaci, su tutti Dario Nardella

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Un Cpr in Toscana. È la proposta arrivata dal prefetto di Firenze Valerio Valenti, sul tavolo della Conferenza regionale autorità di pubblica sicurezza. L’idea è avere un centro di permanenza temporanea per i rimpatri di piccole dimensioni, meno di 50 posti, ed è stata apprezzata anche dal sindaco di Firenze Dario Nardella.

Cpr in Toscana: le posizioni sul centro di permanenza temporanea

Nardella ha sottolineato che molti reati predatori sono legati “agli immigrati regolari. Purtroppo i rimpatri sono pochissimi. Ho accolto con favore la proposta del prefetto” di istituire un Cpr in Toscana. Il sindaco si è augurato anche di vedere strumenti normativi più efficaci per quanto riguarda lo spaccio visto che, ha ricordato, il testo unico risale al 1990. Secondo Valenti “avere un centro a disposizione costituirebbe un grande aiuto”. E quello toscano potrebbe avere appunto meno di 50 posti.

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Il presidente di Anci (e sindaco di Prato) Matteo Biffoni si è detto favorevole ad avere un Cpr in Toscana. Secondo Biffoni i tempi sono maturi, poi naturalmente la decisione sarà presa insieme ai tecnici del Ministero e del Governo. “Mettiamo in conto l’effetto ‘non nel mio cortile’ – ha avvisato – Ma il problema va risolto”. La giornata è stata anche l’occasione per rendere noto il protocollo a tutela della legalità nei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. Prefetture, Regione, Ispettorato interregionale del lavoro, Cgil-Cisl-Uil Toscana e associazioni di Categorie hanno siglato l’intesa. Si prevede la costruzione di una banca dati che la Regione realizzerà attraverso lo strumento della tessera sanitaria.

Il dibattito sulle baby gang

La Conferenza regionale autorità di pubblica sicurezza è servita anche per parlare di altri temi. In particolare i giovani. E in particolare sul fenomeno delle baby gang anche se il prefetto Valenti ha dichiarato di non voler sentire questo termine. “Rifiuto questo termine – ha spiegato -. Spesso siamo in presenza di delinquentelli”. Secondo Valenti la risposta deve essere investire sugli operatori di strada. Solo così si potranno gestire i disagi temporanei.

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