martedì, 19 Agosto 2025
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Crisi del welfare, una ”ricetta” per affrontarla

Legacoop Servizi Toscana, Legacoopsociali e Coopfond hanno presentato la ricerca ''Cooperare per l’innovazione sociale''. L'idea è quella di integrare mutualità e cooperazione per sostenere e gestire la filiera dei servizi territoriali.

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Creare un soggetto imprenditoriale che aggreghi organizzazioni del terzo settore e mutue aperto alle imprese integrato con il sistema pubblico per contribuire allo sviluppo locale e alla rigenerazione del welfare toscano: è questa la ricetta che emerge dalla ricerca-azione di Legacoop Servizi Toscana, Legacoop Sociali e Coopfond intitolata “Cooperare per l’innovazione sociale”. Eleonora Vanni, responsabile Legacoopsociali Toscana, spiega: “Contro la crisi non servono tagli lineari, né superticket: per affrontarla bisogna razionalizzare, qualificare la spesa e co-operare”.

LA PROPOSTA. La proposta delle cooperative sociali che hanno partecipato allo studio non è di sostituirsi al servizio pubblico, né di competere con quello sanitario: “La soluzione è agire attraverso un soggetto d’imprenditoria sociale – continua Vanni – con un forte radicamento territoriale. Di fronte a scarsità di risorse e nuovi bisogni, lo scopo è garantire equità e uniformità agli interventi”. Per realizzare questo obiettivo, nel corso della ricerca si sono pensate soluzioni finanziarie ad hoc. Aldo Soldi, direttore di Coopfond, spiega: “Abbiamo previsto forme di finanza agevolata per le cooperative che decidono di fondersi, così come per quelle che intendono creare reti d’impresa”. Tentativi che devono essere incoraggiati: “Sappiamo che unendosi le cooperative possono affrontare meglio la crisi – continua Soldi – e siamo pronti a fare la nostra parte per chi ci presenta un progetto serio”.

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COOPERATIVE. Le cooperative sociali affiliate a Legacoop servizi nel 2011 hanno toccato un valore di produzione di 318 milioni di euro, il costo del lavoro impiegato ha superato i 197 milioni. Le cooperative che hanno partecipato alla ricerca in un anno hanno fornito a circa 40mila utenti 891 tipologie diverse di servizi. Importanti anche le cifre relative all’occupazione. Le organizzazioni associate a Legacoop Servizi Toscana impiegano 11.538 addetti. Fra gli operatori delle cooperative che hanno partecipato alla ricerca, l’86,7% è donna, il 52,5% ha un diploma, il 25,7% una laurea. Nella maggioranza dei casi – 52,8% – chi lavora nelle cooperative coinvolte nello studio ha meno di 40 anni.

WELFARE. Capacità professionali, specializzazioni e competenze sono un patrimonio da difendere, che il mondo della cooperazione Legacoop Sociali mette a disposizione di tutti gli attori del sistema per trovare una soluzione condivisa. Il primo passo verso questa direzione è stato fatto proprio nell’ambito della ricerca-azione, che ha permesso di avviare forme concrete di collaborazione fra cooperative: nel campo dei servizi alla persona, sono in corso progetti che metteranno a sistema gli interventi, per rispondere in maniera efficiente e omogenea alle esigenze dei vari territori. Per ripensare il sistema del welfare è necessaria un’azione concreta anche da parte delle istituzioni. Secondo Angelo Migliarini, presidente di Legacoop Servizi Toscana, è prioritario chiedersi come e con quali risorse si possa affrontare la crisi attuale: “La politica – spiega – deve ascoltare questi interrogativi, concertare, ma poi decidere in modo chiaro. Posticipare le risposte con soluzioni intermedie è dannoso per l’intero sistema”.

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