Presentata stamani a Firenze la nuova versione di We-p (vai al sito), il social network “under 14” creato da “PortaleRagazzi” per offrire ai più giovani un primo approccio con il mondo delle community , in un ambiente totalmente sicuro e protetto.
UN SOCIAL NETWORK A MISURA DI BIMBO. Gli utenti registati possono entrare in contatto tra di loro solo se iscritti allo stesso gruppo di progetto (quindi con i propri compagni di classe e con gli alunni di altre classi e scuole partecipanti) e il genitore potrà, in qualsiasi momento, richiedere informazioni relative alle attività svolte, effettuare segnalazioni, richiedere la cancellazione dell’iscrizione del figlio. I numeri parlano di un progetto di successo e in continua crescita: più di 1.800 iscritti solo da gennaio, 3.364 post pubblicati, 39.484 commenti, 14.916 fotografie caricate. Dati significativi, che suggeriscono anche la necessità di integrare e sfruttare queste nuove forme di comunicazione nella scuola, nei percorsi didattici e formativi.
I PROMOTORI. Alla cerimonia di presentazione, svoltasi presso il Cinema Odeon, hanno presenziato anche i principali promotori delle iniziative “Portale Ragazzi” e “Chiavi della Città”: Rosa Maria di Giorgi, assessore all’Educazione del Comune di Firenze, e Michele Gremigni, presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.
ROBOTICA E GIORNALISMO. Tra gli altri progetti presentati c’è “Redazione Web” (vai al sito), ovvero la realizzazione – sotto la guida del giornalista e blogger Pino Rea – di 15 diversi giornalini on line, pubblicati da altrettante classi, ciascuna con una produzione di circa 30 articoli. L’iniziativa, al secondo anno di sperimentazione, si offre come un’opportunità preziosa per i più giovani per raccontare e raccontarsi, ma anche per avvicinarsi alle materie di studio con un approccio tutto nuovo. Emanuele Micheli, fondatore della Scuola di Robotica, ha invece presentato 20 diversi prototipi di robot progettati, costruiti e programmati (con mattoncini Lego, sensori e computer) da 12 classi nel contesto del progetto “Robot@school”.