venerdì, 22 Novembre 2024
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Dehor, via libera al nuovo piano in città

Un tetto ai metri quadri occupabili e sospensione dell’uso per movida molesta tra le novità

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Nuovo piano per i dehor in città. Le modifiche al regolamento sui dehor sono state approvate dalla giunta di Palazzo Vecchio e dovranno ora passare all’esame del consiglio comunale. Tra i punti chiave ci sono, per la prima volta, un tetto ai metri quadri occupabili, la liberazione del “cono visivo” dei monumenti dalle strutture troppo impattanti e la sospensione dell’uso per movida molesta.

“valorizzazione del centro”

“Andiamo avanti con il piano di tutela e valorizzazione del centro storico e delle piazze più belle di Firenze – ha detto l’assessore allo Sviluppo economico e turismo Giovanni Bettarini – un percorso iniziato tre anni fa con l’intervento per dare omogeneità ai dehors e che oggi prosegue con un doveroso alleggerimento dell’impatto di queste strutture sulla città, ormai ad un livello di saturazione dal punto di vista del suolo pubblico. L’obiettivo è quello di liberare i monumenti e tutelare la bellezza di Firenze. Lo facciamo alleggerendo i dehors del futuro e lavorando sulla qualità”.

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i imiti

I limiti previsti dal nuovo regolamento sono di 14mila metri quadri per l’area dentro le mura (zona 1) e di 6mila per la zona esterna. Nella zona 1, per la rilevanza storica e culturale e per la presenza di un numero rilevante di occupazioni, i dehors dovranno essere in armonia con il contesto urbano circostante tenuto conto dei profili architettonici, storici e urbanistici della città. Nelle altre aree, le caratteristiche tecniche consentite saranno definite con un disciplinare approvato dalla giunta.

le concessioni

Le concessioni già rilasciate – viene spiegato ancora – continueranno a essere regolate dal piano precedente fino alla scadenza, a esclusione delle occupazioni in contrasto con le nuove norme previste dal protocollo firmato tra Comune di Firenze e Soprintendenza per i Beni Architettonici, che ha avuto il via libera della giunta di Palazzo Vecchio sabato scorso.

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Sulla base di quanto previsto dal protocollo, le strutture di piazza San Giovanni e piazza Duomo dovranno essere adeguate entro sei mesi alla nuova disciplina. Il piano riguarda l’intero territorio del Comune di Firenze e si applica a tutti gli esercizi di somministrazione alimenti e bevande, oltre che alle attività artigiane di gelaterie e cioccolaterie e ai commercianti alimentari su area pubblica operanti in strutture fisse autorizzate come i chioschi. Per la prima volta, inoltre, potranno chiedere il dehor anche le librerie che svolgono attività di somministrazione.

le tipologie

Il piano – continuano da Palazzo Vecchio – conferma la scelta di individuare le tipologie di occupazioni ammissibili in quanto compatibili con il decoro urbano della città. Si va dalla delimitazione di suolo pubblico senza pedana e senza ringhiera (tipologia A) alla struttura con pedana, senza copertura stabile, aperta su tutti i lati (tipologia B), alla pedana con struttura chiusa su più lati e copertura stabile con occupazione stagionale continuativa (tipologia C), fino alla tipologia più strutturata con pedana chiusa su più lati (massimo 3) e copertura stabile con chiusura stagionale massima limitata al periodo novembre-marzo.

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Per la prima volta, oltre ai casi di sospensione della concessione per violazione degli obblighi previsti, si introduce la sospensione per fatti legati alla cosiddetta “movida molesta”.

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