Quaranta delfini morti e spiaggiati in Toscana in sette mesi e mezzo e la causa è stata il morbillivirus, il morbillo dei cetacei, anche se in questa epidemia può aver giocato un ruolo centrale anche l’inquinamento.
I risultati arrivano dalle autopsie svolte da 3 diversi istituti di ricerca e commissionate dalla Regione Toscana per fare luce sulle cause della moria di questi animali, registrata da inizio estate anche in Liguria e che sta interessando il santuario dei cetacei. Situazioni analoghe si sono verificate anche nel 2016 e nel 2013.
Il perché delle morti dei delfini in Toscana: morbillivirus
Gli esperti del Dipartimento di scienze fisiche terra e ambiente dell’Università di Siena, dell’Istituto zooprofilattico sperimentale per le Regioni e di Arpat hanno confermato come causa dei numerosi decessi il virus CeMV, il morbillivirus.
Le analisi dei tessuti dei delfini trovati morti in acqua o spiaggiati lungo la costa Toscana hanno evidenziato anche la presenza di alti livelli di DDT e PCB: in gergo si chiamano policlorobifenili organo clorurati e sono delle sostanze di vecchia generazioni usate come insetticidi. In Italia sono vietate dagli anni Settanta, ma sono ancora presenti nel Mar Mediterraneo, anche perché impiegate ancora in altri Paesi, come quelli africani.
L’inquinamento legato a queste sostanze potrebbe aver facilitato l’epidemia di morbillivirus tra i delfini: DDT e PCB possono infatti aver avuto un effetto sulle difese immunitarie dei cetacei, abbassandole e favorendo la malattia e le morti. Sono in corso nuove indagini da parte dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale per capire se esistano legami tra questi casi e quelli del 2013 e 2016.
Il morbillo dei delfini
Il morbillivirus contagia soltanto i delfini, spiegano gli esperti, e non rappresenta un pericolo per altre specie. “Siamo impotenti davanti a questo virus”, dice l’assessore all’ambiente della Regione Toscana Federica Fratoni che però chiede un impegno su altro fronte, quello legato alle sostanze come DDT e PCB. “Faccio un appello al Governo perché finalmente l’Italia aderisca alla Convenzione di Stoccolma del 2001, che mette al bando gli inquinanti organici persistenti. Il nostro è l’unico Paese europeo a non aver ancora sottoscritto quel patto di civiltà ed è giunto il momento di rimediare a questo errore”.
I numeri dei delfini morti e spiaggiati in Toscana
Sono 40 i delfini trovati morti o spiaggiati in Toscana tra il primo gennaio e il 13 agosto 2019. Nei primi sei mesi dell’anno non si sono registrate grandi anomalie rispetto alle medie degli anni precedenti, mentre il picco si è verificato a giugno con 21 cetacei rinvenuti senza vita lungo le spiagge.
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