sabato, 20 Aprile 2024
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E intanto l’export toscano va

L’export toscano, nel terzo trimestre 2011, evidenza un aumento del 17,3% del valore delle esportazioni regionali su base annua e arriva quasi a duplicare il corrispondente dato nazionale.

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Buone notizie dal commercio estero.

AUMENTO A DUE CIFRE. L’export toscano nel terzo trimestre 2011 fa segnare un incremento positivo a due cifre, un aumento del 17,3% del valore delle esportazioni regionali su base annua e arriva quasi a duplicare il corrispondente dato nazionale (+9,6%). L’entità della crescita, tuttavia, riflette in buona misura fattori legati all’andamento dei prezzi (incremento del valore delle transazioni in oro e conseguente impennata del prezzo dei metalli preziosi), senza i quali il dato rimane comunque su valori positivi, ma notevolmente ridimensionati (+8,7%).

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IL CONTESTO. Questi i dati contenuti nella nota trimestrale “Il commercio estero della Toscana, III trimestre 2011”, elaborata dall’Ufficio Studi di Unioncamere Toscana, che inserisce la regione in un contesto internazionale caratterizzato da una persistente stagnazione della domanda internazionale (importazioni mondiali +0,4% in volume nel trimestre rispetto allo stesso periodo del 2010), con una lieve crescita per i paesi avanzati (+1,0%) ed un ulteriore rallentamento per le economie emergenti, che entrano addirittura in terreno negativo (-0,2%).

I BENI. Sotto il profilo merceologico, le transazioni in oro accentuano notevolmente la dinamica della categoria dei beni intermedi (+26,3%) che, al netto di tale componente, accuserebbero una leggera riduzione. Per quanto riguarda i beni di consumo, tornano in terreno positivo quelli durevoli (+0,7%) dopo la contrazione osservata nel secondo trimestre dell’anno (-4,8%), grazie soprattutto al contributo dell’elettronica di consumo e dell’ottica (+33,7%): buona la performance (+13,9%) dei beni di consumo non durevoli, dove si segnalano gli andamenti ancora vivaci delle produzioni del sistema moda (+19,6% per concia e pelletteria, +12,5% per gli articoli di abbigliamento, +10,6% per le calzature). In ripresa anche i beni strumentali (+15,4%), grazie all’apporto dei macchinari industriali (+27,4%).

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MERCATI. Rispetto a mercati ed aree di sbocco, la Toscana registra sui mercati extra-europei una performance nettamente migliore rispetto a quella riferita al mercato comunitario, pur in miglioramento rispetto al trimestre precedente (rispettivamente +23,2% e +11,3%). L’incremento delle esportazioni di metalli preziosi si indirizza principalmente verso Belgio, Svizzera, Francia e Stati Uniti: al netto di tali flussi, le vendite nei paesi dell’Unione a 27 crescono in maniera molto più modesta (+2,8%), ed anche l’export verso i paesi extra Ue-27 subisce un significativo ridimensionamento, pur rimanendo su valori ampiamente positivi (+14,6%).

IN EUROPA E FUORI. In Europa, da segnalare il forte incremento dell’export verso la Russia (+54,0%), legato principalmente a commesse per macchinari industriali, il rallentamento di Germania (+6,0%), Regno Unito (+6,4%) ed Austria (+6,1%), la tenuta della Spagna (+7,2%) -grazie al buon andamento delle vendite del sistema moda- e l’ulteriore pesante arretramento delle esportazioni dirette in Grecia (-48,5%). Al di fuori del continente tiene l’andamento delle vendite sul mercato nord-americano (+19,6%), ma si evidenziano soprattutto i sostenuti ritmi di crescita verso i paesi dell’America centro-meridionale (+35,7%) –in particolare per le positive performance sul mercato brasiliano (+87,3%)- e verso l’area asiatica (+15,2%). In tale ambito si evidenzia il buon andamento del Medio Oriente (+29,8%), dell’India (+48,2%), della Cina (+27,4%) e della Corea del Sud (+55,2%), legate alla meccanica ed al sistema moda. Prosegue inoltre la ripresa della domanda proveniente dal mercato giapponese (+14,9%).

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