giovedì, 25 Aprile 2024
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E ora nelle mense toscane si mangerà cibo toscano

Firmato un protocollo, che sarà subito attuato: da ora e fino al 15 settembre via alla fase sperimentale. Nelle mense pubbliche toscane i prodotti che vengono da altre zone saranno sostituiti con prodotti coltivati nella regione.

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Nelle mense pubbliche toscane ora si mangia toscano. E questo grazie al protocollo firmato oggi dall’assessore regionale all’agricoltura, Gianni Salvadori, insieme alle organizzazioni dei produttori agricoli (Cia, Coldiretti, Confagricoltura), delle cooperative (LegaCoop, ConfCooperative, Cooperativa agricola di Legnaia, Terre dell’Etruria coop. Agricola) e della ristorazione (Alisea ristorazione e Cir Food Divisione Eudania).

LA FILIERA. “E’ molto importante – sottolinea Salvadori – che tutti i protagonisti della filiera, le organizzazioni professionali agricole, il mondo cooperativo, quello della ristorazione nelle mense pubbliche, abbiano sottoscritto questo accordo che ci consentirà di fare un passo avanti fondamentale nella promozione del consumo di prodotti toscani. Grazie a questo accordo si crea infatti una rete virtuosa che permetterà di consumare prodotti agricoli toscani nelle mense pubbliche della Toscana”. Il protocollo farà sentire i suoi effetti in maniera immediata. “Parte subito – spiega Salvadori – una fase sperimentale che durerà fino al 15 settembre e tutti i firmatari si sono impegnati a sostituire nelle mense pubbliche toscane i prodotti che vengono da altre zone con prodotti coltivati in Toscana. Questo sarà il primo passo per creare la rete che noi vogliamo diventi permanente e che proseguirà l’operatività, ne siamo assolutamente certi, ben oltre il 15 settembre”.

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QUALITA’ ED ECONOMIA. “Siamo convinti che le mense pubbliche, basti pensare agli ospedali, alle scuole, a quelle del diritto allo studio universitario, ma anche a quelle dei vari enti pubblici della regione, possano diventare un motore di sviluppo locale se si approvvigionano localmente. Sempre esemplificando – continua Salvadori – basterà pensare che solo le mense del Diritto allo studio Universitario erogano in Toscana circa 5 milioni di pasti all’anno, questo dà la misura del valore di questo patto, che ci consentirà di mettere insieme due cose importanti: migliorare la qualità dei pasti e dare una mano all’economia locale. Alla Regione – conclude Salvadori – il compito di coordinare sul territorio l’applicazione di questo accordo, anche con progetti specifici e iniziative pilota che potremo sostenere anche dal punto di vista finanziario”.

IL PROGETTO. Il protocollo firmato oggi rientra nell’ambito del progetto regionale “Filiera Corta”, avviato dalla Regione fin dal 2007, all’interno del quale è compresa la specifica misura “Mense più sane”, che ha consentito di inserire nelle mense pubbliche i prodotti biologici, quelli tipici e quelli tradizionali. “Oggi – conclude l’assessore Salvadori – a questo aggiungiamo un valore in più: prodotti toscani”.

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