“Pugno duro” contro l’azienda in caso non si arrivi ad un accordo. E’ la minaccia ventilata dal sindaco di Massa Roberto Pucci, questa mattina durante il Consiglio istituzionale che si è tenuto nella fabbrica occupata dagli operai.
ESPROPRIO. “Se sarà necessario ricorreremo all’esproprio delle aree industriali su cui insiste Eaton”. All’incontro, oltre al sindaco di Massa, erano presenti i Comuni di Carrara, Montignoso e il Consiglio provinciale di Massa Carrara.
PUGNO DURO. Pucci ha annunciato “pugno duro” contro l’azienda, qualora non si arrivi ad un accordo per la cassa in deroga nell’incontro in programma a Roma il 18 ottobre, al Ministero dello Sviluppo.
IL TAVOLO. Il tavolo nazionale per la Eaton di Massa è stato convocato per lunedì prossimo a Roma, presso il ministero dello sviluppo economico. La richiesta di un incontro urgente a livello nazionale era partita dalla Regione subito dopo la rottura delle trattative, in seguito all’abbandono del tavolo locale e al rifiuto, da parte dell’azienda, di concedere la cassa integrazione in deroga agli oltre 300 lavoratori. All’incontro parteciperanno l’azienda, le istituzioni e i sindacati e un rappresentante del ministero del lavoro. “Chiederemo all’azienda – spiega l’assessore Simoncini – di ritirare la mobilità e attivarsi per richiedere la cassa integrazione in deroga, necessaria non solo per garantire il reddito dei lavoratori, ma anche per avere più tempo a disposizione per portare a termine il percorso di reindustrializzazione e ricollocazione di tutti i lavoratori”.