Finiti il restauro e lo studio della sepoltura di Anna Maria Luisa de’ Medici.
L’OPERAZIONE. Si è conclusa oggi l’operazione iniziata lo scorso 8 ottobre: in occasione del duecentosettantesimo anniversario della morte dell’ultima discendente dei Medici, Anna Maria Luisa, si è deciso di aprire la sua sepoltura all’interno della cripta delle Cappelle Medicee per motivi di studio e restauro. L’operazione è stata portata avanti dai tecnici dell’Opificio delle Pietre Dure.
L’ULTIMA DELLA DINASTIA. Anna Maria Luisa de’ Medici era la secondogenita del granduca Cosimo III, nata nel 1667 e morta nel 1743 e moglie dell’Elettore Palatino. Fu l’ultima discendente del ramo granducale della dinastia dei Medici.
I RESTI. Durante l’ispezione, i resti dell’Elettrice Palatina – rimasti costantemente in condizioni di atmosfera modificata e controllata – sono stati oggetto di una completa scansione 3D e di un risanamento dai depositi alluvionali che avevano invaso l’interno della cassa. Del corredo funebre è stato fatto l’inventario e poi lasciato nella posizione originaria in quanto la sua rimozione avrebbe compromesso la conservazione della defunta, mentre è stato rimosso ciò che è stato trovato nel fango e non più collegato alla sepolta.
VIA IL FANGO, SI SCOPRE IL “TESORO”. Una volta tolto il fango alluvionale attorno alla testa dell’Elettrice, sono state rinvenute due medaglie d’oro, una lastra di rame – su cui venne incisa la dedica funebre -, un piccolo crocifisso in argento e due monete. Il tutto verrà restaurato e poi esposto all’interno del museo delle Cappelle Medicee.
UN RICORDO DI OGGI. Prima della chiusura della cassa di piombo (all’interno della quale sono contenuti i resti di Anna Maria Luisa), accanto al cranio dell’Elettrice, in un sacchetto di velluto rosso, sono state lasciate alcune monete del conio e dell’anno corrente e una medaglia commemorativa degli Uffizi con la dedica “Merentibus”; entrambe le casse sono state poi inserite in una terza, di zinco, sulla quale è stata posta una targa indicante il nome dell’Elettrice e la data dell’ispezione. L’operazione si è conclusa con la ricollocazione del deposito nell’alveo e il riposizionamento sia del macigno che la protegge, sia della lastra marmorea con l’iscrizione funebre del 1858.