Una volta finiti i lavori di riqualificazione dell’ex convento di Sant’Orsola, il cuore del complesso nel centro di Firenze sarà aperto a tutti: i cittadini potranno entrare nei tre cortili e passare attraverso gli accessi che si affacciano su via Guelfa, via di Sant’Orsola, via Taddea, ma anche usufruire dei tanti servizi. Dentro il grande edificio, rimasto un buco nero per oltre 40 anni, nasceranno un museo, atelier d’artisti, una scuola di alta formazione, una foresteria, una biblioteca, una ludoteca, negozi, bar, ristoranti, spazi per start-up culturali, mostre e concerti. È quanto previsto dalla convenzione firmata oggi, 28 dicembre, dal Comune di Firenze e dalla società francece Artea, a cui è stata affidata la struttura per i prossimi 50 anni.
La firma della convenzione per Sant’Orsola
Il documento fissa così le regole dell’utilizzo di questi ambienti, di proprietà della Città metropolitana di Firenze dal 2007 e al centro anche di un percorso di partecipazione. “Con questa firma si conclude tutto il procedimento amministrativo per il passaggio di consegne dei lavori – ha spiegato il sindaco Dario Nardella -. È un traguardo storico per la città di Firenze e per il quartiere di San Lorenzo perché finalmente potremo concludere tutti i lavori a Sant’Orsola e dare una vita nuova a questo luogo pieno di storia e di cultura con attività dedicate ai giovani, ai residenti del quartiere, ai visitatori e alla città nel suo insieme”.
Il progetto prevede che saranno resi pubblici i i tre cortili (il Cortile dell’Orologio, il Cortile della Spezieria e il Cortile del Tabacco) e i varchi di accesso dalle strade che delimitano il complesso. In particolare il piano terra sarà stato concepito come un’estensione del quartiere, con esercizi e funzioni a servizio della città, mentre i livelli superiori saranno destinati alla formazione. In più aprirà anche il parcheggio sotterraneo.
Come sarà Sant’Orsola dopo la riqualificazione: rivive un pezzo di Firenze
La convenzione con Artea disegna così il volto futuro di questo pezzo di Firenze: l’obiettivo della riqualificazione è di riaprire Sant’Orsola alla città. Dopo il progetto pilota che di recente ha reso visitabili alcuni ambienti in occasione di una mostra temporanea, diventerà realtà il museo di Sant’Orsola, dedicato alla storia del complesso, dov’è stata rinvenuta anche la tomba della Gioconda, Lisa Gherardini. Ci saranno poi le aule, le sale per riunioni e conferenze di un nuovo centro di formazione professionale e della nuova scuola di alta formazione di livello universitario, gli alloggi della foresteria per ospitare i partecipanti ai corsi (ma non i turisti), spazi per le start up che si occupano di cultura.
E ancora infopoint per chi visita la città; un’area per iniziative culturali, mostre, eventi e concerti; locali dati in affitto ad artisti e artigiani per la produzione e vendita delle loro creazione che prenderanno posto intorno al Chiostro della Spezieria (accesso da via Sant’Orsola e da via Taddea). Sempre in questo cortile, accanto alle opere d’arte e ai prodotti artigianali locali, nasceranno orti per laboratori di agricoltura urbana e spazi verdi. Nell’ex convento di Sant’Orsola il progetto di riqualificazione porterà anche una ludoteca aperta a tutti gratuitamente per almeno 6 ore al giorno, 6 giorni su 7, e una biblioteca accessibile al pubblico dove potrà essere realizzata una caffetteria.